“Il voto in Gran Bretagna e la vittoria di Boris Johnson? Ci dicono che la coerenza e la chiarezza pagano. Johnson ha detto esattamente agli inglesi cosa voleva per loro: il taglio delle tasse. La sinistra, invece, voleva l’onnipresenza dello Stato e più tasse“. È il commento rilasciato ai microfoni di “Barba e Capelli”, su Radio Crc, dal leader della Lega, Matteo Salvini, all’indomani del trionfo dei Conservatori in Gran Bretagna.
E aggiunge: “È come adesso in Italia, con la differenza che in Gran Bretagna hanno avuto la fortuna di votare, mentre in Italia per il momento siamo ostaggio di una minoranza all’inglese. Sono convinto che, se si votasse, anche qui finirebbe nettamente come in Gran Bretagna“.
Il senatore del Carroccio respinge la definizione di “campagna acquisti” attribuita al passaggio di alcuni senatori del M5s alla Lega: “Ci sono semplicemente eletti ed elettori del M5s che si sentono traditi da Grillo e Di Maio, perché sono passati da ‘mai con il Pd’a ‘viva il Pd, da ‘mai il Mes’ a viva il Mes’. E vogliono continuare gratuitamente, democraticamente, pacificamente, liberamente la loro battaglia di cambiamento con la Lega. Sono entrati due senatori campani, un altro umbro, ma ce ne son tanti anche tra sindaci e consiglieri regionali. Se tu cominci a fare politica – chiosa – contro i poteri forti, lo strapotere dell’Europa, delle banche e della finanza, e poi ti allei con il Pd che è il rappresentante dei poteri forti, dello strapotere delle banche e della finanza, è chiaro che accada quel che è successo. Mi dispiace che Di Maio e Conte parlino di soldi e di compravendita, perché è l’esatto contrario. Chi sta tradendo sono Grillo e Di Maio per amor di poltrona“.