“Ma come parla?“, “dov’è andata a prendere questa espressione?”. Nanni Moretti, nella celeberrima scena di Palombella Rossa, dice queste battute a una giornalista che usa espressioni trite e fuori luogo e lo fa prima di urlarle in faccia l’epica frase (“le parole sono importanti”) e sferrarle subito dopo un ceffone. Ora, senza arrivare allo schiaffo (ci mancherebbe altro), verrebbero da riproporre queste due frasi al politico Matteo che, postando una foto dei famigerati Nutella Biscuits, scrive “Finalmente si provano i Nutella Biscuits. #tantaroba“. “Hashtag tanta roba”.
Materiale quasi perfetto per un indovinello (facile). “C’è un tizio che si candida per amministrare il Paese e che accanto a una confezione di biscotti scrive “#TantaRoba”. Ha più di 13 anni e copia un suo presunto rivale, chi è?” Vi state sbagliando, chi l’ha scritto non è, non è Salvini. È Matteo, sì. Ma Renzi. Che ha pensato di salvinizzarsi un po’. E di “buttarla in Nutella”.
E finalmente si provano i #NutellaBiscuits. Per me #TantaRoba. pic.twitter.com/shi3qtOyhH
— Matteo Renzi (@matteorenzi) December 14, 2019
La Nutella è il vero tema delle feste. Matteo (Salvini) prima la ama, posta foto con la fetta di pane spalmata di crema alla nocciola e gli scaffali vuoti depredati dei Nutella Biscuits. Poi la odia, perché scopre (con un ritardo di anni) una cosa che quasi tutto il mondo sapeva: l’amabile crema è fatta anche con nocciole turche. Amore finito. Ed è ecco che spunta Matteo Renzi. Con il tempismo di un lamantino pure lui ha assaggiato i vendutissimi biscotti della Ferrero e ci tiene a far sapere, con un tweet, che sono #TantaRoba. In pieno stile salviniano. “Non riesco più a scindere i Mattei”, “Che imbarazzo” e ancora “Una politica all’ultimo biscotto” o “Più in ritardo di Internet Explorer” sono alcuni dei commenti sotto al tweet di Matteo.
Renzi. Da Rignano. Il politico che amava i Nutella Biscuits.