Politica

Sondaggi Toscana, Lega primo partito al 34 per cento sorpassa il Pd al 29%. E nella Regione di Matteo Renzi Italia viva si ferma al 5%

Secondo la rilevazione dell'istituto, commissionata dal Carroccio all'istituto Swg e pubblicata da la Nazione, a cinque mesi dalle elezioni, anche nella roccaforte rossa la lista del centrosinistra non è più in testa. Mentre si preannuncia testa a testa tra i candidati. 5 stelle non superano l'8 per cento

La Lega primo partito anche nella roccaforte rossa della Toscana, nonché feudo di Matteo Renzi. Secondo un sondaggio commissionato dalla Lega all’istituto Swg e pubblicato in esclusiva da la Nazione, il Carroccio ha il 34 per cento dei consensi, segnando un +2,5% rispetto alle scorse Europee. Quando mancano cinque mesi alle Regionali, il Partito democratico è al 29% e perde 4,3 punti rispetto alle ultime elezioni per Bruxelles. Ma soprattutto Italia viva, il nuovo partito di Matteo Renzi, ex sindaco di Firenze ed ex presidente della provincia, si ferma al 5%: un risultato a dir poco deludente per il politico che sul bacino di voti casalinghi punta molto del suo successo futuro. Sul fronte del centrodestra resta poco oltre la Lega: Fi crolla al 3 dal 4,9 delle Europee, mentre Fdi sale dello 0,1 (dal 4,9 per cento al 5). I 5 stelle sono dati invece all‘8 per cento, con un 18% di indecisi.

Insomma i segnali che vengono dalla Toscana si confermano in tendenza con i sondaggi nazionali e, generalmente, assomigliano molto al testa a testa che si preannuncia in Emilia Romagna (al voto già il 26 gennaio). Per la Regione attualmente governata dal dem Enrico Rossi il sorpasso è storico, anche se i sondaggi ancora non tengono conto dei candidati sui quali i partiti stanno ancora discutendo. Sul fronte Pd ad esempio, si vuole candidare Eugenio Giani, ma proprio il nome non mette d’accordo gli ex “amici” di Italia viva e per il momento l’accordo per il centrosinistra è tutto da ricostruire.

Ragionando senza nomi ufficiali, se il centrodestra e il centrosinistra si presentassero con coalizioni compatte (e i 5 stelle andassero da soli), la forchetta per entrambi i candidati sarebbe tra il 42 e il 46%, con il candidato M5s tra il 5 e il 9 per cento. Mentre se ci fosse un’alleanza giallorossa sulla scia del governo nazionale, la sinistra non ne sarebbe avvantaggiata: le forchette sarebbero per entrambi tra 44 e 48%.