Massimiliano Colombo Labriola e Francesco Di Sano, due tra gli otto carabinieri imputati a vario titolo di falso, favoreggiamento, omessa denuncia e calunnia nel processo depistaggi relativo al caso Stefano Cucchi, hanno chiesto di costituirsi parte civile contro i diretti superiori, ovvero Luciano Soligo e Francesco Cavallo. “Labriola? Solo un passacarte. Di fatto è stato esautorato, gli ordini partirono dall’alto. Non vide mai Cucchi”, ha precisato a margine dell’udienza Giorgio Carta, il legale dei due carabinieri, in merito alle modifiche alle annotazioni di servizio relative alle condizioni di salute dello stesso Cucchi. Dalla famiglia Cucchi, invece, a commentare è il legale Fabio Anselmo: “È un processo tutti contro tutti, è partito lo scarica barile e la corsa verso la prescrizione. Sarà un processo lungo e complicato. E ci vogliono pure fuori dal processo, perché dicono che non abbiamo subito danni”.