Nel documento di 658 pagine per spiegare i due capi d'accusa per la messa in stato d'accusa, i Dem scrivono che la condotta del tycoon "fu criminale"
Non solo abuso di potere e ostruzione del Congresso, nel rapporto in cui i Democratici spiegano i due capi d’accusa che dovranno essere votati per l’impeachment al presidente Donald Trump si accusa il tycoon anche di corruzione. Nel documento di 658 pagine si sostiene che la la richiesta del magnate americano al presidente ucraino Volodymyr Zelensky di indagare i Biden mentre gli aiuti militari Usa a Kiev erano stati bloccati corrisponde alla definizione sia costituzionale che penale della corruzione, anche se il termine non viene usato in maniera esplicita nei due articoli elaborati dalla commissione giustizia della Camera.
“Il presidente Trump sollecitò il presidente Zelensky per un ‘favore’ di grande valore personale. Lo fece in modo corrotto e tramite uno schema per influenzare le sue azioni ufficiali rispetto alla concessione di aiuti militari e all’offerta di un incontro alla Casa Bianca. Benché le azioni del presidente Trump non abbiano bisogno di arrivare al livello di violazione penale per giustificare l’impeachment, la sua condotta fu criminale“, si legge nel rapporto.
Nella parte in cui si sofferma sull’accusa di ostruzione al Congresso, si accusa Trump di aver ordinato a membri dell’esecutivo e a dirigenti dell’amministrazione di non rispettare i mandati dell’indagine di impeachment “senza causa o giustificazione legale”: “Gli articoli – conclude il documento – accusano il presidente Trump di aver messo i suoi interessi personali e politici al di sopra della sicurezza nazionale, delle libere e giuste elezioni e del nostro sistema di pesi e contrappesi. È stato coinvolto in una serie di cattive condotte che continueranno se lasciate senza controllo. Quindi il presidente Trump deve essere messo in stato d’accusa e rimosso”.