Il 14 gennaio 2020 si avvicina e, con esso, anche la fine del supporto Microsoft per Windows 7, che quindi non sarà più aggiornato per quanto riguarda la correzione dei bug e soprattutto delle falle di sicurezza. Questo significa restare esposti a tutti i pericoli e le minacce future. Uno scenario decisamente inaccettabile, tanto per gli utenti privati quanto per le aziende. Qualcuno potrebbe optare per il passaggio ad altra piattaforma, ad esempio Apple, ma per tutti gli altri la scelta è forzata: ignorare gli avvisi di sicurezza, con tutti i rischi del caso, o passare a Windows 10, piattaforma del resto ormai matura e affidabile.
Windows 7 è stato un sistema operativo assai amato, per una serie di congiunture. Arrivato nell’ottobre del 2009, succedeva infatti all’odiato Vista ed è anche stato l’ultimo con l’interfaccia classica, prima dell’avvento di Windows 8. L’OS è stato dunque quasi un emulo di XP, altro sistema operativo apprezzato dai fan di Microsoft, perché univa la reattività di quest’ultimo con le funzioni avanzate di Vista, di cui però non aveva la legnosità e i bug infiniti.
Chi non si è mai innamorato del nuovo design introdotto con Windows 8 si è dunque tenuto stretto negli anni il suo Windows 7 come dimostrano i numeri. Nonostante infatti il supporto mainstream sia terminato nell’ormai lontano 2015, stando ai numeri di Net Marketshare, a gennaio di quest’anno l’OS costituiva ancora il 37,19% della quota di mercato di Windows, contro il 40,30% di Windows 10. Ora le cose sono un po’ cambiate, ma a novembre scorso le ultime rilevazioni parlano di un Windows 7 ancora a quota 26,86%.
Ora, escludendo l’opzione di tenersi un sistema operativo completamente privo di supporto e protezione, per passare a Windows 10 ci sono diverse strade. La più scontata è quella di comprare una nuova macchina, che sia un computer desktop o un notebook, così da dotarvi al tempo stesso di un dispositivo sicuramente più performante di uno del 2009 o giù di lì, con una licenza fiammante per Windows 10, che vi garantirà gli aggiornamenti per anni.
Tuttavia, se siete soddisfatti della vostra macchina o per un motivo qualsiasi non avete intenzione di cambiarla, è possibile anche acquistare una licenza nuova direttamente dal sito ufficiale. Due sono le opzioni: effettuare il download o farsi inviare una chiavetta USB per l’installazione ex novo. In entrambi i casi il prezzo è sempre di 145 euro per la versione Home e 259 per quella Pro.
In teoria potrebbe esserci anche una quarta strada, gratuita, ma non possiamo garantirvi che sia ancora percorribile. Dopo il lancio di Windows 10, nel 2015, Microsoft ha dato a tutti gli utenti, per un intero anno, la possibilità di aggiornare gratuitamente il proprio sistema operativo Windows 7 o 8. Stando a quanto riportato dal celebre giornalista di ZDNet, esperto del mondo Windows, Ed Bott, nonostante questa opportunità sia ormai terminata da tempo, Microsoft non avrebbe mai disabilitato i server. Prima dunque di prendere altre decisioni potete sempre provare a scaricare gratuitamente la vostra copia di Windows 10 recandovi a questo indirizzo e cliccando sul tasto Download Tool Now.