Margherita Rebuffoni, la madre di Nadia Toffa, scomparsa a 40 anni, porta avanti il messaggio di sua figlia e lo fa con determinazione e coraggio. I diritti d’autore di “Non fate i bravi”, il libro della giornalista uscito postumo, sono destinati alla Fondazione Nadia Toffa. “Parte dei soldi che raccoglieremo andranno al Besta per la ricerca sui tumori rari e alla Santissima Annunziata di Taranto”, ha raccontato la madre della giornalista al Corriere della Sera. Un racconto difficile, commosso, sugli ultimi momenti passati insieme alla figlia: “All’inizio dell’estate le ho raccontato una bugia: le ho detto che ero debilitata, che avevo bisogno di essere ricoverata alla Domus Salutis per delle cure. E le ho chiesto di venire con me, visto che avevamo promesso di non lasciarci. Non sapeva che è una struttura per malati terminali. È venuta a mancare lì, il giorno prima mi sono accorta che era cambiata“. Nadia e la mamma hanno trascorso insieme un anno e mezzo, a Milano, per starsi vicine nella malattia: “Lei non lo ammetteva ma alla fine era molto debole. Non voleva più incontrare gli amici, per non farsi vedere ammalata. Si era innamorata di un uomo, ma poi aveva allontanato anche lui con la scusa che non l’accompagnava a fare la chemio e la radio: non era vero. Lui aveva capito e aveva rispettato la sua decisione”.