Gabriele Defilippi e Roberto Obert sono colpevoli dell’omicidio di Gloria Rosboch. È quanto ha deciso la Cassazione accogliendo la richiesta del procuratore generale Pina Casella, che aveva chiesto la conferma delle condanne di appello a 30 anni per Defilippi e a 18 anni e nove mesi per Obert, suo amico.

Gloria Rosboch era un’insegnante di 49 anni. Viveva nel piccolo comune di Castellamonte, nel Canavese, da dove scomparve il 13 gennaio 2016. Venne ritrovata cadavere un mese dopo, il 19 febbraio, in una discarica abbandonata nei boschi di Rivara. L’autopsia rilevò che era stata strangolata. Stando a quanto accertato nel processo, Defilippi – ex allievo della vittima – le aveva promesso di rifarsi una vita insieme in Francia ma in realtà, nel tempo, le aveva portato via 187mila euro di risparmi.

La donna chiese i soldi indietro e alla fine nel 2015 presentò una denuncia per truffa nei confronti di Defilippi, che aveva diversi profili sui social in cui si mostrava in vari travestimenti. “Quello di Gloria Rosboch è stato un omicidio barbaro, tremendo, un delitto lucido ed efferato compiuto con un’azione studiata nei minimi dettagli”, ha detto il pg Casella nell’udienza di oggi davanti ai giudici di Cassazione. La difesa di Defilippi ha puntato sul disturbo di personalità del giovane ma il procuratore generale ha spiegato che in questo caso “manca l’elemento patologico, lo stato psicotico è stato escluso”. E i giudici le hanno dato ragione.

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