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Commissione banche, Lannutti: “Passo indietro non per inesistente conflitto di interesse ma per non fornire più alcun alibi”

Il senatore del Movimento 5 Stelle: "Deve assolutamente partire. La politica si assuma le proprie responsabilità e affronti i nodi legati al sistema bancario, fornisca risposte esaurienti ai risparmiatori truffati e individui eventuali soggetti che abbiano agito contro coloro che avrebbero dovuto tutelare"
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Il senatore del Movimento 5 Stelle Elio Lannutti ufficializza il passo indietro rispetto alla candidatura a presidente della commissione parlamentare sulle banche. “Non dipende in alcuna misura dalla posizione lavorativa di mio figlio (Alessio, dipendente della Popolare di Bari, ndr)”, rivendica lui su facebook. “E, men che mai, da un inesistente conflitto di interesse. L’unica ed esclusiva ragione che mi ha spinto a compiere questo passo è stata quella di non fornire più alcun alibi: la commissione deve assolutamente partire, il prima possibile”. Ieri Luigi Di Maio, ospite di Porta a Porta, aveva ricordato: “Dopo Lannutti per la presidenza della Commissione Banche credo che in ordine ci fossero Alvise Maniero e Carla Ruocco”.

“Il mio rispetto nei confronti dei cittadini, in primis, e del Parlamento, che ho l’onore e il privilegio di rappresentare – aggiunge Lannutti nel post -, è tale che non farei mai nulla che possa arrecare il minimo danno. Le istituzioni vengono prima dei nomi e di qualsiasi carica, sempre. I cittadini attendono che la commissione possa operare già da troppo tempo: la politica si assuma le proprie responsabilità, faccia partire i lavori e affronti i nodi legati al sistema bancario, fornisca risposte esaurienti ai risparmiatori truffati ed individui eventuali soggetti che abbiano agito contro coloro che avrebbero dovuto tutelare”.

“Ringrazio infine i numerosi colleghi del Movimento 5 Stelle e non che, in questi giorni, mi hanno manifestato vicinanza e stima e che hanno voluto ricordare il mio lungo impegno sul tema bancario. Un’attività questa – conclude Lannutti – che ho sempre concepito come una missione di giustizia ed equità, al servizio dei più deboli”.

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