Ecco la rubrica del giovedì con il bestiario di ciò che accade nelle serie minori del pallone italiano. Le perle nei comunicati della giustizia sportiva regionale, quelle dei calciatori in campo e dei giornalisti in tribuna stampa
I popoli guerrieri del nord e le reminiscenze di quegli spiriti che arrivano fin dentro ai campi di calcio: se di III categoria meglio ancora. Guerrieri che a volte possono essere anche molto giovani. E poi c’è il Cantona delle basse, che non prende a calci i tifosi ma quasi. Ci sono le radici, fondamentali nel calcio minore tutto campanilismo, ma che a volte possono essere deleterie. E poi c’è Fabiana Vecchione: a ricordare ai guerrieri che pure le principesse sono capaci di sforbiciare alla Van Basten. C’è tutto questo nelle domeniche bestiali pre-natalizie.
BRENO – Ridente borgo della Val Camonica, Breno è piena di riferimenti storici pugnaci: dal santuario di Minerva, dea della guerra, agli scontri tra Guelfi e Ghibellini. E che sia un popolo guerriero si nota anche dalla multa presa dopo l’ultima gara, 3mila euro e 2 gare a porte chiuse, come si legge dal Giudice Sportivo: “Per avere propri sostenitori, al termine della gara, lanciato sputi e diversi oggetti (monetine, bicchieri di plastica e una bandiera di circa un metro) all’indirizzo della Terna Arbitrale che veniva colpita più volte. In particolare il Direttore di gara veniva attinto da uno sputo sul petto e da un bicchiere di plastica a una spalla, mentre uno dei due Assistenti veniva colpito sul petto da due monetine, due sputi e due sassi (del diametro di un paio di centimetri). L’altro Assistente, inoltre, veniva colpito alla testa da una bandierina di plastica di circa 1 metro e da due sputi a una spalla venendo altresì sfiorato da un sasso di piccole dimensioni”.
IL GIOVANE GUERRIERO – Seppure guerriero, non è di Breno, ma umbro, il giovane della Juniores della Colombella Perugia Nord che si è beccato otto giornate di squalifica. Perché? Lo spiega il Giudice sportivo: “Perché a giuoco fermo, senza alcun apparente motivo si scagliava contro un calciatore avversario cogliendolo alle spalle e facendolo cadere a terra. Dopo averlo immobilizzato sotto al peso del proprio corpo lo colpiva con molta violenza sferrandogli almeno cinque pugni al volto ed al torace”.
IL CANTONA DELLA MARTESANA – Come dimenticare King Eric Cantona? Asso francese dello United che stizzito per gli insulti di un tifoso del Chrystal Palace gli sferrò un calcio. Ha tentato di imitare lui, e forse anche l’ex portiere del Psg Bernard Lama, Andrea Lopresti del Pozzuolo calcio, II categoria lombarda, squalificato per quattro gare per aver “a fine gara, lasciando il terreno di gioco colpito al volto con uno sputo uno spettatore”. Si attende conferenza stampa e frase a effetto su sardine, pescherecci e gabbiani.
LE RADICI – Il calcio dilettantistico è un inno al campanilismo, la terza categoria poi ancora di più: le radici da queste parti contano. Contano fin troppo però nella III categoria ferrarese se la gara tra Acli San Giorgio e Guarda non si è giocata per via “di una grossa radice – spiega il giudice sportivo – presente nell’area di porta e di alcuni rami che sporgevano di 4-5 metri all’interno del terreno di gioco. Veniva concesso tempo per ovviare, ma non si poteva completare il servizio per via dell’inadeguatezza dei mezzi a disposizione” (d’altronde non siamo mica in Abruzzo?) Partita persa al San Giorgio e un grazie alla pagina Facebook “Calcio nebbia e Tavernello” per la concessione della foto.
LA GRANDE BELLEZZA – Chiusura in bellezza, in grande bellezza. Chi dice che per bearsi di prodezze bisogna guardare solo i maschietti? Non sono solo Van Basten, Cristiano Ronaldo e bomber Picci, infatti, a segnare con magistrali rovesciate: la Lega Nazionale Dilettanti ha infatti immortalato quella di Fabiana Vecchione dell’Asd Calcio Pomigliano (serie C femminile), ed è per coordinazione, traiettoria e bellezza un gol fantastico.