Quando era in terza elementare, nel 2002, si salvò dalle macerie dopo il terremoto in Molise. Oggi ha 25 anni, ha vinto due ori agli Italiani di nuoto e si è laureato in ingegneria informatica. Nel suo paese ha fondato l’associazione "Pietre Vive" insieme agli altri amici superstiti del sisma
Si è salvato per miracolo dalle macerie della scuola Jovine di San Giuliano di Puglia, crollata per il terremoto del Molise del 31 ottobre 2002. Venne estratto vivo dalle macerie, ma a causa di lesioni al midollo da quel giorno è costretto su una sedia a rotelle. Ma non si è mai arreso: Pompeo Barbieri, 17 anni fa studente di terza elementare, oggi a 25 anni è un campione paralimpico di nuoto e si è laureato a pieni voti alla facoltà di Ingegneria informatica di Ancona il 28 ottobre. Con grande forza e tanto coraggio ha raggiunto importanti traguardi nel nuoto e non solo in Italia: lo scorso 4 marzo ha vinto due medaglie d’oro ai Campionati assoluti invernali di nuoto paralimpico a Bologna. E ancora: a San Giuliano di Puglia ha fondato l’associazione “Pietre Vive” insieme agli altri amici sopravvissuti al dramma della “Jovine” e ora finanzia progetti sociali. Fino all’importante riconoscimento di venerdì del presidente Sergio Mattarella che gli ha conferito l’onorificenza al Merito della Repubblica Italiana.
“Il giovane Pompeo incarna pienamente lo spirito combattivo del popolo sangiulianese – commenta il sindaco del paese molisano, Giuseppe Ferrante -. Un ragazzo che, tra le tante difficoltà, ha saputo reagire. Ha raggiunto risultati inimmaginabili in ambito sia accademico sia sportivo. Voglio congratularmi con lui per questo riconoscimento del Presidente della Repubblica e che sia esempio di vita non solo per il Molise, ma per l’Italia intera”.