Televisione

Amici 19, Maria De Filippi resuscita “Amici Libri” con Stefano Massini che racconta Leopardi e Manzoni

Era dal 2004 con Aldo Busi, e una piccola parentesi con Roberto Saviano, che “Amici di Maria De Filippi” non dedicava ampio spazio ai libri e ai grandi scrittori. Sembra che il talent abbia accolto il cambiamento di linea editoriale della rete Ammiraglia Mediaset, sull'onda del successo del format “Viaggio nella grande bellezza – Il Vaticano”

di Andrea Conti

Amici di Maria De Filippi” tra prove scritte, alunni a rischio bocciatura, mentre altri si rifiutano di seguire le lezioni di storia della danza della maestra Alessandra Celentano, vira sempre di più verso il mondo della cultura. Già qualche anno fa, e precisamente nel 2004, c’è stato un ampio segmento con “Amici Libri”, condotto da Aldo Busi, dedicato ai libri e ai grandi scrittori. C’è stata anche una piccola parentesi con l’intervento di Roberto Saviano, negli ultimi anni. Questa volta, la conduttrice ed ideatrice del talent, Maria De Filippi ha personalmente invitato lo scrittore e firma de La Repubblica Stefano Massini.

Tutto nasce da un articolo “Dite ai più giovani che i libri li salveranno”, in cui Massini ha denunciato che i giovani italiani sono disabituati alla lettura, di conseguenza è alta la percentuale di chi non comprende un testo scritto. Massini ha, quindi, proposto di divulgare l’importanza dei grandi classici della letteratura, al di fuori dalle mura scolastiche. La “provocazione” dello scrittore è stata accolta subito dalla De Filippi che ha scritto: “La sfida che proponi è ambiziosa ma necessaria. Rilancio con un’altra sfida: vieni a farlo ad Amici, ‘in mare aperto, senza salvagente, con tutti i rischi del caso, credendoci fino in fondo’. Ti aspetto”. E così è stato.

Stefano Massini, davanti ai ragazzi della scuola di “Amici”, ha raccontato il romanzo “Kafka e la bambola viaggiatrice” di Jordi Sierra i Fabra. Una raccolta di lettere di Kafka alla piccola Brigida, in cui spiega che fine abbia fatto la sua bambola persa. Poi Massini ha parlato di Giacomo Leopardi che soffriva di bulimia, mentre Alessandro Manzoni spesso aveva attacchi di panico e aveva il problema della balbuzie. Entrambi hanno trovato nella scrittura la maniera migliore per esternare i propri sentimenti al mondo. C’è spazio anche per narrare il contenuto del libro “Eugenio Onegin” di Aleksandr Puskin, ambientato a San Pietroburgo nel 1820. Il senso della lunga narrazione saltando da un autore all’altro e da un grande classico all’altro è che i libri si scrivono “per salvare la vita a qualcuno che non conosci”. Più di mezz’ora del daytime di “Amici” è stata riservata alla narrazione dello scrittore che ha, con un linguaggio semplice e con enfasi, comunicato la passione e la bellezza dei grandi capolavori e dei maestri della letteratura italiana e mondiale.

Un piccolo segnale importante, che si riallaccia in qualche modo anche al piccolo cambio di rotta nella linea editoriale generale di Canale 5. Infatti è andato in onda il 18 dicembre il programma-evento “Viaggio nella Grande Bellezza, dedicato al Vaticano, che è stato un piccolo successo dal momento che ha raggiunto 2.327.000 spettatori con il 12.4% di share, con picchi di 3.000.000 di spettatori e del 14% di share.

Infine i ragazzi di “Amici” torneranno a scuola dal 7 gennaio 2020, nel frattempo saranno protagonisti del Capodanno di Canale 5, condotto da Federica Panicucci in diretta da Bari il 31 dicembre. Sul palco, dopo un piccolo contest che si è svolto tra i cantanti della scuola, si esibiranno Giulia e Skioffi con “Je so’ pazzo” di Pino Daniele e Jacopo e Gaia con “FourFiveSeconds” di Rihanna con Paul McCartney e Kanye West.

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