L'economista smentisce le voci di chi sospettava che la sua presenza nel comitato di 'Voce libera' della vicepresidente della Camera equivalesse a una discesa in campo. Da sempre vicino a posizioni moderate, era stato scelto da Sergio Mattarella come premier incaricato per la formazione del governo nel 2018
“Ripeto: la mia presenza nel comitato scientifico di Voce Libera, non rappresenta una scelta politica. Se decidessi di far politica magari potrei fondare un movimento che, dopo i 5 stelle e le 6000 sardine, potrebbe chiamarsi, viste le probabili adesioni, Movimento 4 gatti…”. Carlo Cottarelli, con una battuta su Twitter, smentisce le voci di chi sospettava che il suo “arruolamento” nella nuova associazione di Mara Carfagna equivalesse a una discesa in campo.
L’economista, responsabile dell’Osservatorio conti pubblici della Cattolica di Milano e da sempre vicino a posizioni moderate – tanto da essere stato scelto da Sergio Mattarella come premier incaricato per la formazione del governo nel 2018 (avventura finita con un nulla di fatto) – già a margine della presentazione aveva scoraggiato possibili fraintendimenti: “Non è che scendo in campo come politico, ma come cittadino condivido delle idee. Se altri partiti me lo chiedessero valuterei di far parte di altri comitati scientifici”. In Italia, aveva aggiunto, “serve un po’ di buon senso. Ormai di professione faccio il predicatore, presento le mie idee che penso possano far crescere l’Italia: a qualcuno piacciono, a qualcuno no. Il problema fondamentale è che sono 20 anni che non cresciamo, abbiamo lo stesso reddito di venti anni fa. Se noi cresciamo e si fanno le cose giuste si sistema anche il problema del debito pubblico”.