Anche per oggi è attiva l'allerta arancione in Basilicata, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Molise, Sardegna, Toscana e Umbria; gialla in Calabria, Piemonte e Veneto. In Toscana crolla un tratto della strada statale Cassia, tra Abbadia San Salvatore e Radicofani (Siena), in Maremma
Non sembra dare tregua la pioggia incessante che ormai da diversi giorni sta colpendo l’Italia da Nord a Sud. Le regioni più colpite da questa nuova ondata di maltempo, con piogge, venti forti e coste flagellate dalla burrasca, sono Liguria, Lombardia, Piemonte e Toscana, come ha spiegato il 115 in un tweet, ma anche per oggi è attiva l’allerta arancione in Basilicata, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Molise, Sardegna, Toscana e Umbria; gialla in Calabria, Piemonte e Veneto. Questa mattina c’è stata la prima vittima in Friuli Venezia Giulia: un uomo è morto mentre cercava di guadare un torrente in una strada chiusa in via precauzionale. A Venezia invece è scattato di nuovo l’allarme acqua alta: la marea ha raggiunto infatti il livello di 120 cm alle ore 7.30; mentre in Liguria le precipitazioni, accompagnate dai venti di burrasca, stanno lasciando la regione ma restano sorvegliati speciali i fiumi Magra e Vara.
Friuli – La strada era stata chiusa per l’allerta meteo ma, nonostante il divieto, ha deciso comunque di proseguire e di guadare il torrente, finendo travolto dalla corrente. È morto così un uomo in Friuli Venezia Giulia, tra Zoppola e Cordenons, in provincia di Pordenone. Le autorità locali, a causa del maltempo, avevano diramato un’allerta arancione, che comporta una serie di prescrizioni compresa la chiusura di alcune strade. Tra queste, quella dove è morto l’uomo, tanto che l’accesso era stato chiuso con una sbarra. Secondo una prima ricostruzione, attorno all’1.30 della scorsa notte, l’uomo ha oltrepassato la sbarra che da venerdì impedisce l’utilizzo della strada, convinto di poter raggiungere l’altra sponda nonostante la presenza di una notevole quantità di acqua sulla carreggiata. Quando ha capito di essere rimasto intrappolato ha chiesto aiuto ai soccorritori telefonando alla centrale operativa unica. I Vigili del fuoco che sono arrivati tempestivamente sul posto hanno provato a salvarlo, ma la furia delle acque ha trascinato via l’auto, impedendo ai soccorritori di raggiungerlo. Sono ora in corso le operazioni di recupero del veicolo, con all’interno il conducente – che nella telefonata al 112 aveva riferito di essere da solo – condotte dalle squadre Speleo alpino fluviali dei pompieri e dai sommozzatori giunti da Trieste.
Poche ore dopo, intorno alle 8 del mattino, un altro automobilista ha tentato di fare la stessa cosa lungo il medesimo corso d’acqua, a pochi chilometri di distanza da dove si è verificato il primo incidente: questa volta i vigili del fuoco sono riusciti a salvare l’uomo, recuperandolo con l’elicottero e trasportandolo in ospedale a Pordenone: aveva un principio di ipotermia, ma non è in pericolo di vita. Su entrambi gli episodi indagano i Carabinieri.
Venezia – Torna l’acqua alta a Venezia per il maltempo. Il Centro Previsioni e Segnalazioni Maree della Protezione Civile – Direzione Polizia locale del Comune di Venezia, ha comunicato che il picco massimo della marea è stato di 120 cm alle ore 7:30; stesso valore è stato raggiunto a Burano, mentre il livello ha toccato i 119 cm alle bocche di porto e 113 cm a Chioggia. Per il vento forte l’acqua alta rimarrà su valori elevati per circa due ore. In pizza San Marco intanto è ormai emergenza “masegni”: le preziose lastre di trachite euganea della pavimentazione, che risale al XVIII secolo, risultano danneggiate a causa dell’acqua alta di queste ultime settimane.
Liguria – Il maltempo sta lasciando la regione e l’unica area ancora interessata dall’allerta meteo è lo spezzino. C’era preoccupazione per le piene dei fiumi Vara e Magra, ma la situazione è sotto controllo. Sempre in provincia di La Spezia restano isolate 70 persone a Torenco, frazione nel Comune di Follo, dove è crollata l’unica strada di accesso all’abitato e ora ci si può spostare solo a piedi. È stata riaperta invece a senso unico alternato la strada della Litoranea a Riomaggiore, alle Cinque Terre, che era stata chiusa nel pomeriggio di venerdì per il rischio frana da un cantiere: la viabilità potrà essere parzialmente sospesa per il dragaggio di eventuali massi pericolanti. Nella riviera di Ponente invece, è esondato nella tarda serata di venerdì il torrente Argentina, in regione Prati, a Riva Ligure, in provincia di Imperia: 36 persone sono state sfollate per ore. Nel pomeriggio, nella zona, erano state chiuse le attività produttive a scopo cautelativo. E proprio l’Imperiese è stata la zona della Liguria più colpita dal maltempo. Lo testimoniano i dati sulla pioggia: a Ceriana, nell’entroterra di Sanremo, sono caduti 52 millimetri in un’ora e 289 per l’intera perturbazione, secondo Arpal. Dopo le verifiche sulla frana sottostante il viadotto Madonna del Monte, è stata riaperta questa mattina alle 9 l’autostrada A6, Torino-Savona, chiusa tra Savona e Altare durante le ore di allerta rossa.