Rapita dal padre per la seconda volta. Neanche un mese fa un’operazione internazionale di polizia era riuscita a riportare la piccola di 11 anni in Italia dalla Siria, riuscendo così a riabbracciare la madre. È rimasta con lei fino al 20 dicembre, quando il 42enne siriano Maher Balle l’ha di nuovo rapita facendo scattare ancora una volta le ricerche: alle 13 Balle, secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, è andato nella scuola media della ragazzina in zona Porta Romana, a Milano, e l’ha prelevata senza che il personale dell’istituto, forse non informato, sollevasse obiezioni. Una testimone ha riferito di averlo visto con due valigie, mentre il suo cellulare risulta spento. La madre, accompagnata dall’avvocato Angelo Musicco, ha denunciato il rapimento al pm Cristian Barilli, titolare del fascicolo. La polizia ha iniziato le ricerche. Restano ancora sconosciute le intenzioni del siriano.
Già tre anni fa, il 31 dicembre del 2016 il 42enne sparì con la bambina in Siria dopo averla avvicinata con la scusa di portarla in un parco giochi. Nei tre anni trascorsi in Siria il padre aveva promesso per almeno due volte di rientrare in Italia con la piccola per poi cambiare idea all’ultimo. Fino allo scorso 29 novembre, quando l’uomo partito da Damasco, seguito dagli uomini dello Scip (Servizio per la cooperazione internazionale di polizia della Criminalpol) della polizia e dalla squadra mobile di Milano, è arrivato a Malpensa riportando in Italia la figlia. Nello stesso giorno in Tribunale era in corso a carico del 42enne un processo per sottrazione internazionale di minore. Fondamentali per il rientro del siriano e della piccola erano stati anche i contatti tra la Procura e il difensore dell’imputato, per il quale, come stabilito dal giudice, era stato attivato un programma per la messa alla prova.