Sono 29 famiglie e ogni giorno vedono precipitare sulle loro case, da 70 metri di altezza, pezzi di calcestruzzo e tondini di ferro arrugginito, ma anche bulloni e viti. Vivono sotto il viadotto Bisagno, sull’autostrada A12 a Genova, e chiedono di essere trasferiti lontano da quel ponte che fa paura. Per discutere di questa situazione e avere informazioni dettagliate, lunedì 16 dicembre il Consiglio comunale ha convocato in Commissione il direttore del primo tronco di Autostrade per l’Italia, Mirko Nanni, che da parte sua ha cercato di rassicurare consiglieri e cittadini: “Non abbiamo alcuna evidenza che il viadotto abbia problematiche di tipo statico”, anche se sono già iniziati lavori per la “manutenzione conservativa” che riguarderanno tutta la struttura e andranno avanti per oltre due anni.
Eppure, le parole dei tecnici della concessionaria non hanno tranquillizzato minimamente chi sotto quel viadotto vive: “Qui sotto non possiamo più vivere – ha spiegato senza giri di parole Chiara Ottonello, portavoce del comitato ‘sotto ponte Bisagno’ – non solo per le condizioni del viadotto, ma anche per il pericolo dei cantieri per la sua messa in sicurezza”. Nei giorni scorsi, infatti, a lavori appena iniziati, è volata su una stradina pedonale percorsa ogni giorno dai residenti una “lama diamantata”. “Un errore umano” si erano giustificati da Autostrade, sollevando dall’incarico la ditta che stava lavorando sui giunti che connettono gli impalcati.
“Non si può ragionare solo sull’eventuale crollo del viadotto, che è stato costruito negli stessi anni del ponte Morandi e ovviamente significherebbe un’altra strage”, spiega la portavoce degli abitanti. “Anche questi continui pezzi che cadono possono ammazzare qualcuno, e la stessa Procura ha parlato di ‘rischio cedimenti parziali’ a proposito di questo tratto autostradale. Per questo, chiediamo di essere ricollocati in soluzioni abitative di pari valore delle nostre e un rimborso per le spese accessorie di trasferimento”. L’allarme lanciato dagli abitanti e la loro richiesta ha trovato sostegno da parte di tutto il Consiglio comunale, mentre Autostrade si è detta disponibile a partecipare a un tavolo con istituzioni e cittadini per ascoltare le esigenze dei residenti e trovare soluzioni operative per consentire l’avvio dei lavori”. Sui 506 ponti e viadotti liguri, il direttore del primo tronco di Autostrade ha dichiarato che il prossimo anno partiranno 124 interventi di manutenzione, dei quali 13 nella provincia di Genova: “Per una spesa totale di 22,8 milioni di euro”.