“Lo hanno accusato di essere razzista e politicamente scorretto. Ma viva Checco Zalone, io lo voglio senatore a vita, non qualche reperto…“. A dirlo, a Chieti, di fronte ai propri sostenitori, è Matteo Salvini, che commenta lo strascico di polemiche seguite all’uscita dell’ultimo film dell’attore e regista barese. Quella che sembra essere una battuta del leader della Lega è comunque in contraddizione con le parole pronunciate, in più di un’occasione, dallo stesso Salvini, favorevole all’abolizione, in Costituzione, dei senatori a vita. L’ultima volta è stata al congresso del Carroccio, a Milano, quando ha detto: “Quando andiamo al governo modifichiamo la Carta e li cancelliamo”

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Livorno, il museo della mostra su Modigliani non è accreditato in Regione: è senza direttore da luglio. “Così si perdono fondi e visibilità”

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In politica la competenza non ha cittadinanza

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