Dodici giorni di gara e 9.000 chilometri da percorrere, la maggior parte lungo le dune sabbiose del deserto Rub 'al Khali. Saranno 351 i veicoli, divisi nelle quattro categorie classiche: auto, moto, camion e quad. Al volante di una Toyota Hilux, c'è anche il favorito ex-ferrarista
Mantiene il nome di “Dakar“, ma ormai dopo 30 anni ad andare su e giù per il continente africano e 10 (gli ultimi) a scoprire il Sud America, è figlia del mondo. Al punto che tra pochi giorni, con l’anno nuovo, prenderà il via per la prima volta dall’Arabia Saudita grazie ad un accordo decennale tra gli organizzatori ed il governo locale. E, almeno per quest’anno, non sconfinerà in altri paesi.
La 42esima edizione della Dakar partirà dunque da Jeddah il 5 gennaio per chiudersi ad Al-Qiddiya il 17 gennaio, al termine delle 12 tappe previste. Dopo circa 9.000 chilometri percorsi (di cui oltre 5.000 di prove speciali) per la maggior parte lungo le dune sabbiose del deserto Rub ‘al Khali. Con un solo giorno di riposo in agenda: l’11 gennaio, nella capitale Riyadh.
Ai nastri di partenza ben 351 mezzi (17 in più rispetto all’edizione dell’anno passato) con equipaggi provenienti da 60 paesi diversi, divisi nelle quattro categorie tradizionali: auto e side by side (134 veicoli), moto (170), camion (47) e quad. Le nazionalità rappresentate saranno 53, con prevalenza di driver francesi (258), spagnoli (77), olandesi (53) e sauditi (18).
Tra i piloti il nome di maggior spicco è quello di Fernando Alonso, a bordo del pick-up Toyota Hilux, affiancato da un navigatore d’eccezione: Marc Coma, motociclista cinque volte vincitore della Dakar (2006, 2009, 2011, 2014 e 2015, su Ktm). Un “binomio” che è senza dubbio il favorito, anche perché del team fa parte anche il vincitore uscente Nasser Al-Attiyah.
A dargli filo da torcere ci sarà l’equipaggio del team X Raid, dai nomi altrettanto altisonanti ed esperti: sul Buggy Mini ci saranno infatti il mito del rally Carlos Sainz, affiancato dalla vecchia volpe e pluridecorato della Dakar Stéphane Peterhansel.
Chiudiamo con la pattuglia italiana, forte di 27 concorrenti la maggior parte dei quali gareggeranno nelle due ruote. Solo due equipaggi iscritti nelle auto, appartenenti al R Team: Andrea Schiumarini in coppia con Enrico Gaspari e Marco Carrara con Leonardo Cini, entrambi al volante del Mitsubishi Pajero. Fra i camion 4 equipaggi iscritti tra cui quello composto da Giulio Minelli, Claudio Bellina e Bruno Gotti nel team ItalTrans.
Da Jeddah partiranno anche Giulio e Giacomo Verzelletti- Antonio Cabini e Paolo Calabria- Paolo Calabria e Loris Calubini che dopo l’avventura con la PanDakar tornano al volante di due prototipi di camion ideati e realizzati da loro. Infine da segnalare nella categoria truck il camion assistenza sempre del R Team guidato da Ricky Rickler e Buran Dragos. Fra i SSV spicca l’equipaggio in “rosa” composto da Camelia Liparoti e Annett Fischer. In questa categoria gareggiano anche Elvis Borsoi e Stefano Pelloni, Michele Cinotto e Marco Arnoletti, Fabio Del Punta e Giacomo Tognarini.