Non solo un “caffè sospeso”, ma ora anche un “libro sospeso”. Rifacendosi alla tradizione partenopea una piccola casa editrice, la Marotta&Cafiero, ha lanciato una sfida culturale nel quartiere dove degrado e camorra hanno fatto da padroni per decenni e dove c’è il record nazionale di disoccupazione. Un modo, afferma Rosario Esposito La Rossa (qui il suo blog), direttore editoriale della casa editrice, per avvicinare le famiglie alla lettura. L’utente può andare in libreria, alla “Scugnizzeria”, comprare il proprio volume, e poi sceglierne un altro per un ragazzo della zona, lasciandolo alla cassa insieme a una dedica. Oppure fare la donazione e apporre una “x” sulla lavagnetta, per lasciare la libertà di scelta del volume al destinatario del gesto. Saranno i librai, conoscendo le storie di tutti, a individuare la persona giusta a cui dare i libri. “Molti ragazzi che frequentano la nostra realtà hanno storie difficili alle spalle: alcuni hanno i papà in carcere, alcuni anche detenuti al 41bis, protagonisti dell’ultima faida di Scampia. In un anno abbiamo distribuito più di 830 volumi: nelle case dove una volta c’era la droga oggi ci sono i libri”, afferma Esposito La Rossa