Roma, 18 nov. (Adnkronos Salute) - "Possiamo aiutare a prevenire le principali patologie dell'anziano come infarto, ictus, fratture, tumori attraverso l'uso dell'imaging diagnostico che consente la stratificazione del rischio e l'identificazione precoce dei fattori che preludono grandi eventi acuti. Una prevenzione attiva che può garantire una longevità positiva ai 10 milioni di ultrasettantenni che vivono oggi in Italia". Così Andrea Giovagnoni, presidente nazionale Sirm (Società italiana di radiologia medica ed interventistica), durante una conferenza stampa online, occasione per presentare la campagna 'Il radiologo medico, un amico dell'anziano', il primo studio pilota/progetto nazionale di prevenzione promosso dalla Sirm esclusivamente rivolto alla terza età.
"La radiologia geriatrica è una nuova branca della nostra professione - spiega Giovagnoni - nata dopo l'evento internazionale R7 di Venezia. Ora lanciamo un programma educazionale che ci porterà a dialogare direttamente con i cittadini. Si partirà con una serie di eventi educazionali-divulgativi in diverse città italiane per incontrare nei centri anziani gli over 70 per spiegare loro l'importanza della radiologia come strumento nella prevenzione delle patologie proprie della terza età. Saranno privilegiate le aree interne del Paese, dove gli anziani hanno maggiore difficoltà a raggiungere i grandi centri. Sarà realizzata una guida da distribuire alla popolazione per una corretta informazione sui fattori di rischio e le indagini radiologiche più idonee per una diagnosi precoce e quindi ancora nella fase di trattamento".
"Per raggiungere potenzialmente l'intera popolazione attiveremo un portale (radiologiageriatrica.it), il primo del genere mai realizzato in Italia che conterrà utili informazioni sulla prevenzione attiva in età avanzata, forum, interviste, webinar, approfondimenti - illustra Nicoletta Gandolfo, presidente eletto Sirm - Ma ci occuperemo anche della formazione dei radiologi medici con corsi specifici su questa nuova branca rivolti ai nostri soci. Corsi itineranti che permetteranno ai colleghi di ottimizzare l'uso della diagnostica per immagini garantendo al contempo un equilibrio tra accuratezza della diagnosi e benessere del paziente. Un modo concreto e misurabile di favorire una prevenzione anche nelle fasi avanzate della vita. E' sempre opportuno modificare stili di vita scorretti ad ogni età, combattere la sedentarietà, il sovrappeso, l'obesità, il fumo, il consumo eccessivo di alcol, ma è altrettanto importante un dialogo costante con il radiologo medico, fondamentale per garantire con una diagnosi precoce una buona salute, un'ottima qualità di vita".
"Questa campagna di sensibilizzazione - sottolinea Giovagnoni - rappresenta la prima attività concreta dopo la decisione presa nell'ottobre scorso a Venezia con il Forum delle 7 società scientifiche di radiologia medica dei Paesi del G7 voluto da Sirm, che ha sancito la nascita ufficiale della radiologia geriatrica per riscrivere l'approccio al paziente anziano, che spesso è, per sua natura, fragile, con maggiori fattori di rischio, con una minore capacità di recupero. A cui va rivolta attenzione particolare per la promozione di quelle indagini diagnostiche che possono predire il rischio di grandi eventi acuti, che se si verificassero comprometterebbero in maniera significativa una qualità di vita degna di questo nome".
"Ovviamente questa iniziativa è promossa da Sirm - conclude Gandolfo - ma vogliamo aprirci al territorio con le fondazioni che si occupano di terza età, con i medici di medicina generale, i geriatri, gli Ordini dei medici, gli altri clinici, le istituzioni, gli studenti di Medicina, che riuniremo in un convegno nazionale all'inizio del 2025 per pianificare programmi di prevenzione più estensivi per raggiungere un numero sempre più importante di over 70".