“Farò le verifiche necessarie e poi comunicherò le differenze”. Nella conferenza stampa di fine anno del premier Giuseppe Conte c’è spazio anche per il caso della Gregoretti, la nave della Guardia costiera che fu fatta sbarcare il 31 luglio scorso, dopo diversi giorni in mare con 131 naufraghi a bordo. Il 18 dicembre scorso è arrivata la richiesta di autorizzazione a procedere da parte del Tribunale dei ministri di Catania contro Matteo Salvini, accusato di sequestro di persona. Per il caso Diciotti (precedente molto simile), i colleghi senatori avevano sottratto il leader della Lega al giudizio della magistratura, anche grazie al voto online sulla piattaforma Rousseau e alla posizione dell’esecutivo, con il presidente del Consiglio in testa, che avevano chiarito come le decisioni fossero state prese dal governo nella sua totalità.
Oggi però, con il Carroccio all’opposizione e il M5s al governo col Pd, gli equilibri sono cambiati. Tanto che il capo politico pentastellato Luigi Di Maio ha già dichiarato: “Diremo sì all’autorizzazione a procedere contro di lui”. Davanti ai cronisti a villa Madama il premier Conte chiarisce qual è la sua posizione: “Non è che siccome Conte ora è al governo e Salvini all’opposizione il presidente del Consiglio parlerà contro Salvini“, precisa. Spiegando però, in merito alla procedura in corso nella Giunta delle elezioni, che “riferirò quello che è stato il mio ruolo in piena trasparenza”.
“Sto completando le verifiche”, spiega quindi Conte. “Con massimo scrupolo farò le mie verifiche: ho già fatto quelle sui messaggi sul cellulare, ora lo farò sulle e-mail. Sicuramente c’è stato coinvolgimento della presidenza sulla ricollocazione. Non ho avuto ancora alcun riscontro sullo sbarco, ma non ho ancora sciolto la riserva. Se troverò un frammento sarò il primo a dirlo”, afferma il premier.
“Conte ammette che Palazzo Chigi aveva avuto un ruolo per ricollocare gli immigrati. Così conferma anche che le trattative con gli altri Paesi c’erano sempre state: altro che novità degli ultimi mesi”, replica Salvini. “Se non sopportava la Lega e il sottoscritto – aggiunge il leader del Carroccio – poteva dirlo subito anziché aspettare che gli togliessimo la fiducia. Evidentemente è troppo innamorato dalle poltrone e infatti dopo aver perso un ministro ne annuncia due nuovi”, conclude Salvini.