Per l'altoatesino è la 18esima vittoria in carriera. Sulla "Stelvio" il secondo miglior tempo è stato quello dello svizzero Urs Kryenbuehl, sceso con il pettorale numero 25. Terzo l'altro elvetico Beat Feuz. Dopo il successo nel 1994/95, l'Italia torna a sperare nella coppa di cristallo
Per Paris è il quinto sigillo in discesa sulla storica ‘Stelvio’: finora solo uno sciatore, Diedier Cuche, poteva vantare 5 vittorie in discesa su una pista (Kitzbühel). Ma questo ennesimo successo di Paris significa soprattutto che, 25 anni dopo Alberto Tomba e la storica stagione 1994/1995, un azzurro è in testa alla classifica generale di Coppa del Mondo e può sperare di vincerla. All’Italia la coppa di cristallo manca appunto da un quarto di secolo e solo Peter Fill nel 2007 era riuscito per un attimo a balzare in testa alla classifica, ma senza nessuna velleità di rimanerci.
L’altoatesino raccoglie la 18esima vittoria in carriera al termine di una discesa di un livello superiore. Secondo lo svizzero Urs Kryenbuehl, ad appena 8 centesimi dall’azzurro, che ha fatto tremare Bormio: l’elvetico è sceso con il pettorale numero 25 quando per molti i giochi ormai erano fatti. Facendo così slittare al terzo posto l’altro svizzero Beat Feuz con 27 centesimi di ritardo. Quarto poi il norvegese Aleksander Aamodt Kilde a 73 centesimi e quinto l’austriaco Mayer a 84: gli unici altri due sciatori in grado di contenere sotto il secondo il ritardo da Paris. Che ora quindi guida la Coppa del mondo con 449 punti e 55 di vantaggio su Kilde. Il vero avversario, l’altro norvegese Henrik Kristoffersen, è fermo a 379 in attesa di fare punti nelle sue gare: gigante e slalom.