Dopo 8 anni, il presidente italo-americano è pronto a cedere al magnate di Houston che ha un patrimonio personale di 4,1 miliardi di dollari. Le parti sono al lavoro per arrivare velocemente a una stretta di mano. La prima novità in società potrebbe essere il ritorno, nello staff tecnico, di Daniele De Rossi
La Roma si prepara a cambiare proprietà: da Boston a Houston, da James Pallotta a Dan Friedkin, in un’affare tutto a stelle e strisce. Dopo 8 anni, il magnate italo-americano è pronto a cedere il club giallorosso: secondo quanto riporta La Gazzetta dello Sport, Friedkin si è avvicinato molto a un’offerta di 780 milioni di euro, vicinissima alla richiesta iniziale di Pallotta: 800 milioni. Le parti sono al lavoro per arrivare velocemente a una stretta di mano, che comunque avrà bisogno di altro tempo. Ma la svolta nella trattativa, scrive anche il Corriere dello Sport, c’è stata.
Diventato azionista nel 2011, Pallotta è presidente della Roma dall’agosto 2012. Lascia dopo una gestione virtuosa dal punto di vista finanziario, ma altalenante sul campo. In questi 8 anni nessun trofeo conquistato, tre secondi posti in Serie A e un solo vero acuto: la semifinale di Champions League nella stagione 2017/18. Il grande obiettivo, lasciato a metà, era la costruzione dello stadio di proprietà che, nell’idea di Pallotta, avrebbe permesso il salto di qualità. Al suo posto arriverebbe quindi Friedkin: per Forbes, un patrimonio personale di 4,1 miliardi di dollari che lo renderebbe il terzo patron più ricco della A, dopo Andrea Agnelli e Zhang Jindong. Friedkin, 54 anni, è un magnate a capo di un impero con 5.600 dipendenti, come scrive La Gazzetta. Vende auto, pilota aerei, produce film , ha una catena di alberghi di lusso ed è partner commerciale degli Houston Rockets.
Oltre ai soldi però, determinante sarà la sua gestione societaria. Pallotta è stata più volte criticato nella Capitale per la sua assenza e per la scarsa partecipazione all’attività decisionale. Per i tifosi serve una proprietà forte. Secondo Il Corriere dello Sport, Guido Fienga per ora resterà l’amministratore delegato. Resterà in società anche Manolo Zubiria, così come il direttore sportivo Petrachi che sarà comunque sotto osservazione. Insomma, nessuno stravolgimento nell’organigramma. Con una novità importante: serve una bandiera e secondo le indiscrezioni in nome in cima alla lista dei desideri è quello di Daniele De Rossi: dopo una stagione al Boca, per lui è pronto un ruolo nello staff tecnico.