Era arrivato alle Barbados lo scorso 18 dicembre per trascorrere le vacanze di Natale con la moglie e i due figli di 16 e 19 anni. Colpito da un malore, Cristian Di Marco, artigiano mantovano di 43 anni, sabato è deceduto all’ospedale Queen Elizabeth di Bridgetown. Restano ancora tutte da chiarire le cause del decesso. Secondo i famigliari il 43enne era partito dall’Italia già con male alla testa, alla schiena e ad un orecchio, ma una volta arrivato sull’isola caraibica le sue condizioni sono peggiorate. Così tra il 22 e il 23 dicembre scorso si era rivolto al locale pronto soccorso dove, secondo i familiari, appena ricevuta una dose di cortisone, è entrato in coma per poi morire due giorni dopo senza che “i medici abbiano effettuato una tac – accusano i familiari – e basandosi solamente in base ad una visita neurologica e agli esami del sangue hanno decretato la morte celebrale”. La cartella clinica così arriva nelle mani di un medico mantovano che ha avanzano due ipotesi all’origine del malore dell’artigiano: meningite o cocktail di farmaci. I famigliari ai medici locali avrebbero anche chiesto di eseguire un’autopsia, ma per un caso di morte naturale come valutata dai medici locali quella di Cristian, per le autorità del posto non è necessaria. “La faremo in Italia”, ribatte la famiglia.
Intanto la salma è pronta a fare rientro in Italia, l’arrivo è previsto tra due giorni, con un aeroambulanza pagata da amici e parenti con una colletta e una gara di solidarietà dal momento che la famiglia non era assicurata per i rischi durante il viaggio: in un giorno gli amici sono riusciti a raccogliere 125mila euro. La moglie Federica e i due figli sono invece in Italia da ieri, mentre sono ancora a Bridgetown i genitori Tiziano e Graziella, arrivati alle Barbados prima di Natale, appena saputo delle gravi condizioni del figlio. Sul posto ad assistere la famiglia di Di Marco anche il console onorario Paola Baldi, inviata dalla Farnesina per qualsiasi necessità.