I fatti risalgono al 2016 ma solo in questi giorni è arrivata la condanna. Dopo aver finito il ciclo di chemio, il ragazzino era tornato in ospedale con i chiari sintomi di sepsi: un'infezione batterica che i medici non avevano saputo spiegare, almeno inizialmente
Tiffany Alberts, una ex insegnante dell’Indiana di 41 anni, è stata giudicata colpevole di aver iniettato del materiale fecale nella flebo attraverso la quale il figlio, affetto da autismo, stava facendo la chemioterapia per curarsi dalla leucemia. I fatti risalgono al 2016 ma solo in questi giorni è arrivata la condanna. Dopo aver finito il ciclo di chemio, il ragazzino era tornato in ospedale con i chiari sintomi di sepsi: un’infezione batterica che i medici non avevano saputo spiegare, almeno inizialmente. Per questo, la decisione di piazzare telecamere nella stanza del ragazzino: così la madre è stata incastrata. La condanna è a 7 anni di carcere d 5 di libertà vigilata. L’accusa è di tentato omicidio. Il ragazzino sta proseguendo le cure: secondo i medici ci sono ottime possibilità che la leucemia regredisca.