4) The Boys (Prime Video, distribuito in Italia da Prime Video)
In una società nevrotica e violenta, i supereroi sono persone fragili e inquiete quanto gli esseri umani di cui segretamente disprezzano l’esistenza ordinaria, ma è il loro potere a trasformare le loro nevrosi in una minaccia costante per chi questo potere non lo ha. Se il fumetto a cui questa serie è ispirato era una gigantesca e violenta parodia del genere supereroistico dai toni spregiudicati e spesso grotteschi, la serie televisiva riadatta quelle trame a un’America attuale, decisamente trumpiana nel modo di declinare il rapporto tra potere, masse e propaganda.
Il risultato è una metafora iperbolica degli Stati Uniti odierni, una caratterizzazione esagerata di un discorso foucaultiano sul potere, in cui i saperi del corpo vengono snaturati e le scienze della popolazione vengono narcotizzate, con risultati imprevedibili nella quotidianità degli effetti sociali prodotti. The Boys è un fumettone chiassoso ma coerente, che mette in scena un conflitto permanente tra dominatore e dominato, a cui le istituzioni fanno da sfondo opaco.