Ci sono 5 persone indagate per la valanga che sabato scorso ha investito alcuni sciatori sulla pista Teufelsegg in Val Senales, provocando la morte di una donna di 25 anni, di sua figlia di 7 anni e di un’altra bambina della stessa età.
Secondo quanto riporta il TgR della Rai, si tratta dei vertici proprietari e gestionali della società che gestisce gli impianti di risalita e che ha come azionista di riferimento il gruppo Athesia e il presidente della Camera di commercio ed ex europarlamentare Michl Ebner.
Il procuratore della Repubblica di Bolzano, Giancarlo Bramante, ipotizza i reati di omicidio colposo plurimo per la morte delle tre turiste tedesche e di disastro colposo derivante da valanga.
Durante un volo di ricognizione ed un sopralluogo sulla pista, che è stata sottoposta a sequestro probatorio, sono stati rilevati, anche fotograficamente, la dimensione della valanga ed i punti di distacco. La procura ha anche incaricato un consulente di ricostruire la dinamica dell’accaduto e ha rilasciato i nulla osta per i funerali delle vittime.
La valanga di grosse dimensioni si è staccata dal pendio che sovrasta la Teufelsegg, che dal ghiacciaio, a oltre 3000 metri di quota, porta al fondo valle. La massa nevosa si è staccata nel tratto tra la cosiddetta forcella dei contrabbandieri e il rifugio, attorno ai 2400 metri di quota, in un punto in cui la pista fa una curva di quasi 90 gradi.
L’inchiesta si muoverà su due fronti: in primo luogo va chiarito se si è trattato di un distacco spontaneo oppure se la slavina sia stata provocata da uno sciatore durante un fuoripista. Come ha confermato ai microfoni della Rai di Bolzano l’esperto valanghe della Provincia di Bolzano Lukas Rastner, che ha sorvolato la zona in elicottero, sul pendio sul bordo della slavina sono stati individuate tracce di sci.
Sarà comunque quasi impossibile stabilire con esattezza a quando risalgono. Secondo Rastner, una causa è da attribuire agli accumuli eolici in quota:: la scorsa settimana è infatti caduta neve fresca che poi è stata spostata dal forte vento che soffiava nei giorni prima della tragedia.
Il secondo quesito che dovrà essere chiarito dall’inchiesta riguarda invece la prevedibilità dell’incidente. La pista Teufelsegg spesso viene chiusa proprio per non correre rischi. In questo caso gli sciatori dalle piste sul ghiacciaio a oltre 3.000 metri devono tornare a valle in funivia e non con gli sci ai piedi.