Lo si legge in una nota congiunta di Campidoglio e Regione in cui si specifica che quest'ultima disporrà tutte le attività necessarie per consentire una serie lavori straordinari all’impianto Tmb di Rocca Cencia. Dura la reazione del presidente della Commissione parlamentare Ecomafie: "E' un'area già devastata e mai adeguatamente bonificata"
Il Comune di Roma ha indicato l’area dove far sorgere la nuova discarica di Roma: quella di Monte Carnevale, Municipio XI, nella Valle Galeria. La decisione della Giunta di Virginia Raggi, arrivata dopo mesi di botta e risposta tra Regione e Comune, è stata comunicata proprio da Roma Capitale e Regione Lazio in una nota congiunta in cui si legge che quest’ultima disporrà tutte le attività necessarie per consentire, come richiesto dal Comune, una serie lavori straordinari all’impianto Tmb di Rocca Cencia.
La Regione Lazio, vista l’individuazione sul territorio comunale dell’impianto, in concomitanza con l’approvazione del provvedimento capitolino “stralcerà anche dal Piano Rifiuti in via d’approvazione, come da accordo, l’indicazione del sub-ato per il Comune di Roma Capitale e disporrà tutte le attività necessarie per consentire, come richiesto da Roma Capitale, una serie lavori straordinari all’impianto Tmb di Rocca Cencia”, si legge nella nota.
Prima delle festività, le due amministrazioni avevano trovato un accordo che prevedeva il supporto della Regione nella gestione temporanea dell’immondizia a fronte dell’indicazione di un sito dentro il Comune da parte del Campidoglio da realizzare in circa 18 mesi. Dopo aver detto no all’ipotesi Falcognana e Tragliatella, la scelta è caduta, tra le cosiddette ‘aree bianche’ indicate dalla città metropolitana, su Monte Carnevale.
La decisione però è destinata a sollevare molte polemiche. Il primo a protestare è stato il presidente della Commissione parlamentare Ecomafie, Stefano Vignaroli (M5s) che ha contestato la scelta della giunta 5 stelle: “La decisione di realizzare la nuova discarica a due chilometri dalla discarica di Malagrotta è inaccettabile. È una scelta vergognosa nei confronti di un’area già devastata e mai adeguatamente bonificata, visto che alla chiusura di Malagrotta non è seguito alcun intervento di risanamento ambientale, e una presa in giro nei confronti di chi per anni ha lottato tenacemente in difesa di un territorio devastato”.
Molto dura la reazione anche della consigliera capitolina del M5s Simona Ficcardi: “Aspetto di leggere la delibera di Giunta, che ancora non ho potuto vedere, prima di ammettere la sconfitta del M5s, tutto. Se è vero che è stato spostato lo sguardo su questo territorio quando mano nella mano andammo con Beppe Grillo a vedere il percolato che inquinava la valle, a gridare contro le ingiustizie, le morti e le malattie subite, mi fa vergognare”. E ha concluso: “Se è così, la scelta della Sindaca e dalla Giunta è gravissima, una scelta che non condivido e che ripudio. Dispiace inoltre, che tutti i miei atti per la difesa della Valle siano rimasti disattesi e congelati, rendendo inutile e vano il mio lavoro e il mio contributo al m5s romano. Ma sia chiaro, io non mi arrenderò mai” nella “difesa della Valle Galeria e di tutti i territori di Roma già feriti”.
Proteste anche dalle opposizioni. “Eccolo il regalo di Capodanno della Raggi”, ha dichiarato il senatore della Lega William De Vecchis, “la scelta del nuovo sito è un mix di scelleratezza, incapacità e sprezzo dei cittadini che non ha paragoni. Non solo si pensa di insistere su un territorio che ha già dato il suo contributo in passato, dimostrando così di non conoscere la storia della città, ma nulla si dice in termini di nuova politica dello smaltimento dei rifiuti. Raggi cercava solamente un bidone della spazzatura, da scaricare sempre e solo sulla pelle dei cittadini, obbligati a subire le conseguenze della sua incapacità”.