Indicazioni da “porre a fondamento” dell’azione quotidiana e “condivisione” delle sue parole “sagge”. Il messaggio di fine anno del presidente della Repubblica Sergio Mattarella – incentrato su un’Italia fondata su “altruismo e dovere” e con richiami a giovani, lavoro, clima e civismo – viene applaudito dai presidenti di Camera e Senato e dal premier Giuseppe Conte. Per il premier i “richiami all’Italia dell’altruismo e del dovere e alla cultura della responsabilità, come pure l’invito a lavorare per migliorare la coesione sociale, sono indicazioni che dobbiamo tutti porre a fondamento della nostra azione quotidiana”.
Si tratta a suo avviso delle “basi” su cui costruire “oggi la comunità nazionale di domani”. Una “rotta” per “lavorare tutti insieme per consegnare un Paese migliore ai nostri figli”. Per Conte, Mattarella ha saputo restituire “l’immagine migliore dell’Italia”, ovvero quella dei “cittadini che fanno squadra, che uniscono forze, entusiasmo ed energie per l’amor patrio”. “Donne e uomini che vogliono un Paese all’altezza della propria storia, donne e uomini che lavorano per un Paese più equo, più coeso, più sostenibile: un Paese migliore – ha proseguito il presidente del Consiglio – È un compito impegnativo, ma è un compito alla nostra portata”. Quindi l’invito a tutti affinché “nell’ambito del proprio ruolo, della propria competenza, in base alla rispettiva responsabilità, si impegni in questa direzione e non perda di vista questa finalità”.
Un discorso che per Maria Elisabetta Casellati è stato pronunciato con parole di “grande sensibilità e chiarezza” per indicare al Paese “le leve che deve azionare per tornare a guardare il futuro con fiducia”, ovvero “le nostre eccellenze storiche e naturali e le tante risorse umane, scientifiche, sociali e culturali che possono garantire anche ai nostri giovani grandi possibilità di sviluppo, così come è stato per le generazioni precedenti”.
“Ritengo giusto il riferimento alle criticità che vanno affrontate in via prioritaria – ha aggiunto la seconda carica dello Stato – dal lavoro per i giovani al sostegno al tessuto economico e produttivo, dal rilancio del Mezzogiorno alla tutela dell’ambiente e dei territori a rischio di dissesto idrogeologico fino al supporto alle famiglie e alla popolazione anziana che gli squilibri demografici stanno rendendo sempre più prevalente”.
Dal presidente Mattarella parole “sagge” che hanno “impreziosito questo momento ricordando a noi tutti, e in particolare a chi riveste cariche pubbliche, l’impegno quotidiano e costante che dobbiamo portare avanti per rendere più forte e coesa la nostra comunità e per migliorare la qualità della vita di tutti”, ha scritto Roberto Fico su Facebook dopo il messaggio di fine anno.
Il presidente della Camera sottolinea, fra l’altro, che “bisogna ascoltare il monito del Capo dello Stato che punta i riflettori sul lavoro, sui giovani, sull’ambiente” perché “significa avere a cuore la dignità delle persone, il futuro delle prossime generazioni e di tutto il Paese, la salvaguardia di un territorio bello e a rischio come il nostro, da tutelare e valorizzare come merita”. E si dice d’accordo con il capo dello Stato “quando cerca di mettere in guardia dai danni enormi che una certa ansia propagandistica può generare”: Fico ricorda infatti di aver “spesso affermato che la comunicazione deve essere etica” e “soprattutto la politica e le istituzioni hanno una responsabilità nel rivolgere i propri messaggi ai cittadini”.