Anbeta è tornata al teatro. E ora desidera un figlio. - 2/5
Legata ad Alessandro Macario, primo ballerino ospite del Teatro di San Carlo di Napoli, Ambeta Toromani pensa alla maternità. Fra una rappresentazione e l’altra nei teatri d’Italia con la Daniele Cipriani Entertainement, confessa: “Sembrerà banale ma il mio desiderio ora è di avere un figlio”. A 40 anni, quando hai la fortuna di vivere una relazione appagante e hai ottenuto tanto dal tuo lavoro, si fanno strada altre priorità. Con i piedi ben piantati per terra, nonostante il balletto l’abbia portata a volare, Anbeta non si è mai montata la testa. “Vengo da una famiglia numerosa. Mio padre ha fatto carriera militare, mia madre si occupava di economia. Sono l’unica fra le mie sorelle ad aver scelto l’arte. Perciò ho mantenuto una buona dose di realismo nell’affrontare una strada diversa”.
Quando è arrivata in Italia dal teatro dell’opera di Tirana, nel 2002, le audizioni per gli enti lirici erano riservate in gran parte a ballerini della Ue. L’Albania non era contemplata. “Superare il provino per entrare nel programma Amici ha rappresentato per me una grande chance. Mi sono aperta a un’esperienza nuova – racconta – vissuta come una missione: dimostrare quanto la danza possa affascinare ogni pubblico”. Sta cucendo le sue scarpette da ballo quando all’improvviso dice: “La danza mi mancherà”. Non vuole ballare a oltranza? “Assolutamente no. A un certo punto bisognerà lasciar spazio ai giovani”. Però il momento non è ancora arrivato. A gennaio sarà di nuovo la Coppelia di Amedeo Amodio. “Interpretare un personaggio in teatro è una grande responsabilità – commenta – molto diverso dall’esibizione di un passo a due in tv. Ma entrambe sono esperienze che fanno crescere”.