A dichiarare più sinistri con colpa (e quindi a pagare anche di più) saranno gli automobilisti di Lazio e Toscana. Valori più bassi per i neopatentati (2,12%), e più alti tra gli automobilisti over 70 (4,83%). In caso di incidente i più "responsabili" sono pensionati, insegnanti, medici e operatori sanitari
Un 2020 di premi assicurativi più alti per almeno 1,2 milioni di italiani: queste le previsioni dell’osservatorio Rc Auto di Facile.it, che ha elaborato i dati di quanti, a causa di sinistri avvenuti nel 2019 e di cui hanno dichiarato la responsabilità, dovranno fare i conti con un peggioramento della classe di merito nel corso dell’anno appena iniziato.
I numeri sono stati raccolti sulla base dei preventivi (oltre mezzo milione) richiesti sulla pagina del sito di Facile.it: di questo campione, il 3,76% è risultato con una situazione peggiorativa, ma si tratta comunque di numeri più bassi rispetto a quelli dell’anno precedente (3,83%). Su base territoriale, sono 12 le regioni che secondo le statistiche hanno superato la media nazionale nei valori: a partire dal Lazio, che presenta il 4,94% degli automobilisti responsabili di sinistri, passando alla Toscana, al secondo posto con il 4,79% e seguita da Liguria e Marche (al 4,73% la prima e al 4,5% la seconda); sono appena l’1,28% gli assicurati del Molise – che chiude la graduatoria regionale – con peggioramento della classe di merito nel 2020.
Guardando alle differenze di genere tra automobilisti, la percentuale di uomini che hanno denunciato sinistri con colpa è del 3,51% mentre quella delle donne sale a 4,18%. La percentuale di giovani patentati che ha denunciato sinistri con colpa è del 2,12%, e si tratta di assicurati tra 18 e 21 anni; al contrario, tra gli over 70 ci sarà un peggioramento di classe di merito per il 4,83% degli appartenenti al campione: l’età media di chi vedrà aumentare il proprio premio Rc Auto è di 48 anni.
Infine, secondo una classifica per professioni, al primo posto con il premio più alto nel 2020 si piazzano i pensionati (4,55%), al secondo gli insegnanti (4,25%) e poi al terzo medici e operatori sanitari (4,09%): i disoccupati e gli appartenenti alle forze armate (rispettivamente 2,94% e 2,92%), invece, sono quelli che in percentuale hanno registrato meno aumenti di premio assicurativo, seguiti infine dagli studenti (2,15%).