Si chiamava Christian Perilli e aveva 29 anni l’operaio morto venerdì mattina alla Sevel di Atessa, in provincia di Chieti, schiacciato da un supporto di ferro di un impianto robotico. Il giovane veniva da Pignataro Interamna, in provincia di Frosinone, ed era impiegato della ditta esterna Sinergia, che si occupa di manutenzione degli impianti. L’operaio stava realizzando un intervento per conto della Comau, società del gruppo Fca. La Sevel è una joint venture tra Fca e Psa.
L’incidente è avvenuto dopo mezzogiorno nel reparto lastratura, la cui area è stata transennata e posta sotto sequestro dal pubblico ministero Serena Rossi. Sul posto si sono recati per le indagini i carabinieri di Atessa. In questi giorni la Sevel è chiusa per le ferie natalizie ed erano in corso i lavori di manutenzione alle linee di produzione.
Raffaele Apetino, coordinatore Fim Cisl del settore automobilistico ha dichiarato che “non è possibile continuare a contare giorno dopo giorno vittime sui luoghi di lavoro, i lavoratori e le lavoratrici non possono vivere con l’incubo di non ritornare a casa. Le aziende che non investono sulla sicurezza andrebbero penalizzate seriamente“. Il sindacato ha chiesto subito un incontro urgente alla Direzione di Fca per capire come sia potuto accadere l’incidente. Apetino comunque sottolinea che resta “una piaga che dalle Alpi alla Sicilia sta investendo in modo trasversale tutti i settori, dal metalmeccanico a quello edile passando per i trasporti e la logistica”. La segretaria generale della Cisl Annamaria Furlan ha espresso la vicinanza alla famiglia dell’operaio e ha affermato che è “orribile iniziare l’anno con nuove vittime sul lavoro. Una strage continua che dobbiamo tutti fermare. La sicurezza deve diventare la nostra priorità anche nel 2020”.
Anche la Fiom ha espresso il suo cordoglio per l’accaduto. Il segretario generale della Fiom di Chieti Alfredo Fegatelli e il segretario Fiom nazionale Michele De Palma, in una nota congiunta, hanno detto: “Ancora un morto sul lavoro, un giovane lavoratore, che mentre la produzione è ferma era in fabbrica per la manutenzione degli impianti. La Fiom esprime solidarietà alla famiglia del lavoratore. La Fiom ha già chiesto un incontro con la presenza dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Salute e la Sicurezza per ricevere tutte le informazioni”. Per il sindacato, “il nuovo anno comincia come si è chiuso: è inaccettabile che i lavoratori rischino infortuni o addirittura perdano la vita. C’è una responsabilità di prevenzione e controllo delle imprese e delle istituzioni pubbliche”. La Fiom invita a “intervenire con urgenza” e afferma che “seguirà a tutti i livelli quanto accaduto, per intervenire sulle cause e per impedire che i lavoratori rischino la propria incolumità”.
Anche Fca ha espresso “profondo cordoglio e vicinanza alla famiglia per la tragica scomparsa” del giovane, sottolineando che “l’azienda, per quanto di sua competenza, sta collaborando attivamente con le autorità competenti che stanno compiendo gli accertamenti sulle cause dell’incidente drammatico ed eccezionale”.