Nuove indagini con proroga di due mesi. Lo ha deciso il giudice per l’udienza preliminare di Arezzo, Piergiorgio Ponticelli, nel filone per bancarotta colposa di Banca Etruria dedicato alla liquidazione dell’ex direttore generale Luca Bronchi, fascicolo per cui la procura aveva chiesto l’archiviazione. Tra gli imputati c’è anche Pierluigi Boschi, vicepresidente dell’ultimo cda. La decisione del gup su questa tranche era attesa entro oggi ma la necessità di nuovi accertamenti sulla posizione di alcuni imputati la fanno slittare ai primi di marzo.
In questo filone della bancarotta di Bpel il giudice deve decidere sulle posizioni degli indagati, non solo Pierluigi Boschi, padre dell’ex ministra Maria Elena, ma anche altri componenti dello stesso consiglio di amministrazione e dirigenti dell’epoca dei fatti. La liquidazione, per un netto di circa 700.000 euro, fu erogata all’ex dg Luca Bronchi nel 2014.
Nei nuovi accertamenti il giudice Ponticelli ha chiesto approfondimenti sull’ex membro del cda Giovanni Grazzini il quale si astenne al momento del voto sulla liquidazione da erogare all’ex dg Bronchi. Altri accertamenti chiesti sempre dal gup alla procura riguardano i dirigenti della banca Daniele Cabiati ed Emanuele Cuccaro. La procura chiedendo l’archiviazione per la vicenda della liquidazione a Bronchi aveva escluso l’ipotesi di fatto di bancarotta fraudolenta. La decisione riguarda gli imputati Alessandro Benocci, Rosanna Bonollo, lo stesso Boschi, Claudia Bugno, Carlo Catanossi, Alessandro Liberatori, Luigi Nannipieri, Luciano Nataloni, Anna Maria Nocentini Lapini, Claudio Salini e Ilaria Tosti.