Mezz’ora, forse qualcosa in più. Tanto è durata la visita del presidente della Repubblica al cimitero di Castellammare del Golfo, in provincia di Trapani, dove è sepolto suo fratello Piersanti Mattarella, il presidente della Regione siciliana ucciso il 6 gennaio 1980 davanti agli occhi della moglie. Alla vigilia del quarantesimo anniversario della morte, il capo dello Stato è tornato nella città d’origine della sua famiglia, per rendere omaggio al fratello assassinato. Con Sergio Mattarella c’erano anche i tre figli, Bernardo Giorgio, Laura e Francesco, oltre ai due figli di Piersanti Mattarella, Bernardo e Maria, quest’ultima segretario generale della Regione siciliana. Nello stesso cimitero, tra l’altro, è sepolta Marisa Chiazzese, moglie del capo dello Stato morta nel 2012.
Dopo la visita a Castellammare, il presidente della Repubblica è rientrato a Palermo dove domani parteciperà alla seduta solenne organizzata dall’Assemblea regionale siciliana in ricordo dell’omicidio di Piersanti Mattarella. Sono previsti gli interventi del presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè e del governatore Nello Musumeci. Alle 9, in via Libertà sul luogo dell’omicidio, saranno deposte corone di fiori da parte delle autorità e alle 9.30 il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, con una cerimonia, cambierà del Giardino Inglese, che sarà intitolato proprio al presidente assassinato. Sarà anche collocata nel parco una lapide in memoria di Mattarella. Il Capo dello Stato parteciperà solo alla cerimonia solenne all’Ars.