Massimo Piras, 49 anni, è ora ricoverato nel reparto di rianimazione all'ospedale Maggiore. Non sarebbe in pericolo di vita.
Il lancio con il paracadute, una manovra forse sbagliata in fase di atterraggio e poi la corsa in ospedale. Protagonista delle vicenda è il maresciallo maggiore dei carabinieri Massimo Piras di 49 anni, padre di due bimbi, ora ricoverato in gravi condizioni nel reparto di rianimazione al Maggiore di Bologna a causa delle ferite riportate durante lo “schianto” al suolo all’aviosuperficie di Molinella, nel Bolognese, il giorno dell’Epifania. Non sarebbe in pericolo di vita. I
l militare, comandante del nucleo Radiomobile di Borgo Panigale, è medaglia d’oro al valore civile: fu infatti tra i primi a prestare soccorso ai feriti dopo l’esplosione di un’autocisterna il 6 agosto 2018 sul raccordo A1-A14 di Bologna, nella quale rimase a sua volta ustionato. Il suo intervento era stato premiato con il riconoscimento dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella lo scorso maggio e l’anno prima era stato premiato anche dal console della Repubblica di Bulgaria per aver prestato i primi soccorsi ai ragazzi bulgari in gita coinvolti nell’esplosione.
Restano ancora da chiarire i particolari dell’accaduto: secondo quanto riferisce Il Resto del Carlino, il paracadute del carabiniere si era aperto senza alcun problema, ma nell’ultimo tratto Piras avrebbe sbagliato una manovra, a pochi metri dal terreno a fianco di un laghetto, perdono così conoscenza durante l’impatto. Immediati i soccorsi: sul posto sono intervenuti i sanitari del 118, prima con l’ambulanza, poi con l’elisoccorso che lo ha trasportato in ospedale dove resta ricoverato con prognosi riservata.