I notebook si sono evoluti molto nei decenni, ma ultimamente sono rimasti abbastanza simili a sè stessi, come del resto accaduto agli smartphone. Dopo le forti innovazioni dei primi anni infatti, i dispositivi sono diventati più leggeri e compatti e in grado di offrire maggior capacità di calcolo in poco spazio, ma sono rimasti sostanzialmente identici. Il mercato però, si sa, necessita di continue innovazioni e al CES 2020 che ha appena aperto i battenti a Las Vegas se ne sono finalmente viste. Parliamo infatti di alcuni concept e prototipi mostrati da importanti aziende come Intel, Dell e Lenovo e accomunati dal fatto di aver perso la tastiera fisica in favore di un secondo display o addirittura di uno schermo flessibile e pieghevole.

Partiamo dal concept di Intel, l’Horseshoe Bend PC. Si tratta di un prototipo assai interessante, dotato di un display flessibile come quelli visti lo scorso anno negli smartphone Samsung, Huawei e Xiaomi, ma molto più grande. La diagonale infatti è di 17,3 pollici, ma una volta chiuso ha lo stesso ingombro di un mini portatile da appena 12,5 pollici. La sua flessibilità è massima, può infatti essere aperto a 180 ° e utilizzato come monitor, abbinandolo o meno a periferiche esterne come tastiera e mouse, o poggiato al proprio stand per un’interazione full touch, ma nulla vieta di impiegarlo anche come un notebook tradizionale, interagendo tramite una tastiera virtuale. Una soluzione sicuramente non ideale per la produttività in mobilità, ma più che sufficiente per svolgere i task più semplici e comuni.

Per realizzarlo Intel ha dovuto risolvere alcuni problemi strutturali, come la cerniera ad esempio. Quest’ultima non è di tipo classico, piuttosto si tratta di un unico blocco rigido, che si connette invece flessibilmente tanto alla cover superiore che a quella inferiore, attraverso un doppio snodo dunque, in grado di assicurare piena mobilità senza però il rischio di rotture per lo schermo flessibile. Al momento l’Intel Horseshoe Bend PC non è in vendita e del resto attualmente costerebbe tantissimo. L’intento di Intel era piuttosto quello di dimostrare che può esservi ancora innovazione persino in un contesto apparentemente statico come quello dei notebook.

Assai simile per concezione è il Lenovo ThinkPad X1 Fold che però, rispetto all’Intel, è assai più piccolo, in modo da contenerne il prezzo e poterlo portare sul mercato. In questo caso infatti parliamo di uno schermo, sempre flessibile, ma con una diagonale di soli 13,3 pollici. Il pannello di tipo OLED, sviluppato da LG, ha un rapporto di 4:3 e una risoluzione di 2048 x 1536 pixel. Al momento mancano molti dettagli tecnici, ma Lenovo ha fatto sapere che il ThinkPad X1 Fold farà uso di un non meglio specificato processore “ibrido” sviluppato appositamente da Intel, affiancato da 8 GB di RAM e da un SSD da 1 TB dedicato allo storage. Il notebook è un esperimento, sarà commercializzato nella seconda metà del 2020 in Cina, con un prezzo di partenza di 17370 yuan, pari a circa 2499 dollari. Se avrà successo raggiungerà i mercati mondiali in un secondo momento.

Del tutto identico, anche per dimensioni, è il Concept Ori mostrato da Dell, un portatile con schermo pieghevole da 13 pollici, di cui al momento non si sa altro. Meno innovativo forse ma altrettanto interessante è poi il Concept Duet, sempre di Dell. Questa volta si tratta di un portatile dotato di due display classici, separati da una cerniera quindi, ciascuno con diagonale di 14,3 pollici. Una soluzione già vista nel recente passato, che forse non offre la stessa flessibilità d’uso delle soluzioni a display flessibile, ma che è già pronto per arrivare sul mercato, offrendo funzioni di multitasking avanzate e una miglior interazione tramite pennino. Al momento comuqnue il produttore texano non ha indicato un prezzo né una finestra temporale per l’arrivo sugli scaffali di questo portatile.

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