Lo storico allenatore della Panini Modena e della "generazione di fenomeni" della nazionale italiana di volley degli anni novanta ha scritto una lettera aperta per dichiarare il suo appoggio al candidato del centrosinistra: "Ho imparato ad amare questa terra". E ancora: "Sento il dovere di prendere posizione" e se questo "significherà convincere anche uno solo degli indecisi a seguirmi in questa scelta, mi sentirò soddisfatto"
“Sostengo Stefano Bonaccini, perché ha fatto un buon lavoro in un momento difficile”. In piena campagna per le elezioni Regionali in Emilia-Romagna, l’allenatore di pallavolo Julio Velasco ha scritto una lettera aperta per dichiarare il suo appoggio al presidente uscente e candidato del centrosinistra. Velasco è argentino di origine, ma cittadino italiano: ha legato indissolubilmente il suo nome ai trionfi della squadra Panini di Modena e della “generazione di fenomeni” della nazionale italiana di volley degli anni novanta. “Sento il dovere di farlo“, scrive nel testo rivolto ai suoi concittadini, “e se questa mia presa di posizione significherà convincere anche uno solo degli indecisi a seguirmi in questa scelta, mi sentirò soddisfatto. Per me questo non è un voto ‘contro’. E’ un voto a favore di chi ha fatto un buon lavoro in un momento storico difficile”. L’allenatore garantisce anche di non avere ambizioni politiche: “Voglio chiarire che non ho nessuna intenzione di lasciare il mio lavoro per dedicarmi alla politica. Il 26 gennaio ci saranno le elezioni regionali in Emilia Romagna, regione in cui vivo dal 1985, quando sono arrivato ad allenare la Panini Modena. Ho imparato ad amare questa terra, la sua gente, il giusto equilibrio tra operosità ed efficienza, di ospitalità e affettuosità”.
Secondo Velasco, Bonaccini “ha fatto un buon lavoro in un momento storico difficile, tra difficoltà gravi come il terremoto del 2012, la crisi economica internazionale, i cambiamenti epocali in Europa e nel mondo. Tutto questo in mezzo alle divisioni che, come sempre, hanno ferito il centrosinistra. Se neanche quando si governa bene c’è l’appoggio dei cittadini, è difficile che ci sia progresso e che si possano correggere gli errori”. E aggiunge: “E’ vero che nella sinistra ci sono esponenti e simpatizzanti pronti a giudicare con aria di superiorità morale e questo spesso dà molto fastidio a chi la pensa diversamente. Ma è altrettanto vero che Bonaccini non è uno di loro. Lui è un uomo del popolo. Non solo perché proviene da una famiglia di lavoratori, ma perché si occupa delle persone, le ascolta, si mette nei loro panni”.
L’Emilia-Romagna, chiude Velasco, “è una delle zone più ricche d’Europa sia economicamente sia culturalmente. Certamente i problemi non mancano. Alcuni sicuramente sono conseguenza degli errori delle classi dirigenti, ma altri sono globali e fanno parte di un cambiamento troppo veloce, molte volte ingiusto e perfino feroce. Come sempre, c’è l’avidità dei pochi a danno dei molti. E ci sono nuovi problemi che richiedono idee originali, concrete, coraggiose, creative e poco rigide”. E conclude criticando chi fa “propaganda” e “incolpare sempre gli altri”: “Fare propaganda sfruttando ogni tipo di problema può funzionare nel breve termine, soprattutto in campagna elettorale, ma creerà solo dei problemi quando si tratti poi di governare. Anche se incolpare sempre gli altri sembra funzionare, io continuo ad avere fiducia nel fatto che le persone sappiano valutare”.