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Va in vacanza in Thailandia e al ritorno in Italia scopre di aver contratto una rara malattia sessuale

È quello che è capitato ad un 45enne di Treviso dopo un soggiorno nel sud-est asiatico durante le feste natalizie

di Davide Turrini

Va in vacanza in Thailandia e torna con una grave e rara infezione nel sangue trasmessa da rapporti sessuali non protetti. È quello che è capitato ad un 45enne di Treviso dopo un soggiorno nel sud-est asiatico durante le feste natalizie. Appena rientrato in Italia l’uomo si è subito rivolto al Cà Foncello del capoluogo veneto. Qui è stato curato e seguito dal reparto di Malattie Infettive diretto da Pier Giorgio Scotton e gli è stata diagnosticata un’infezione disseminata da gonococco, una forma molto rara della malattia che si trasmette attraverso rapporti non protetti e che finisce per intaccare il sangue, non lesinando in lesioni cutanee e infilandosi perfino nelle articolazioni. Infatti, il germe è stato individuato dopo un prelievo di liquido nel ginocchio del paziente.

Anche se come, spiega il dottor Scotton a Il Gazzettino, il problema più grande è che il germe sta diventando sempre più resistente agli antibiotici. Al Cà Foncello nel 2019 sono giunti oltre un centinaio di pazienti affetti da malattie sessualmente trasmesse come gonorrea, sifilide, clamidia e micoplasma genitalium. Diversi casi hanno poi avuto però complicanze tra cui tre donne che, come segnala Scotton, sono state sottoposte a un intervento chirurgico per una peritonite pelvica che era partita proprio da gonococco.

Scotton ha così rilanciato l’idea di un nuovo ambulatorio, aperto durante il pomeriggio, dedicato solo alle malattie sessualmente trasmissibili, dove può accedere chiunque nel totale anonimato visto che il problema maggiore rimane la vergogna provata dalle persone che si ritrovano in queste situazioni delicate anche per la propria privacy: “Fino a pochi anni fa era obbligatorio fare a tutti il test per la sifilide. Adesso bisognerebbe fare a tutti il test per l’Epatite C, per scoprire i casi non noti e avviarli a trattamento, un test che dà ottimi risultati, come anche quello dell’Hiv. Questo non è un problema controllato. Anzi, non si riesce a farlo declinare. A differenza di quanto si potrebbe pensare, la circolazione continua in modo imperterrito”.

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