I giovani sono accusati di omicidio preterintenzionale per la morte di sei persone nella discoteca di Corinaldo, la notte tra il 7 e l’8 dicembre 2018: dovranno rispondere anche associazione per delinquere, lesioni gravissimi e furto
Verranno processati con giudizio immediato i sei ragazzi della cosiddetta “banda dello spray“, accusati di omicidio preterintenzionale per la morte di sei persone nella discoteca di Corinaldo, la notte tra il 7 e l’8 dicembre 2018. Il processo si terrà il 13 marzo ad Ancona davanti alla Corte d’Assise: i sei ragazzi – tutti di età compresa tra i 19 e i 22 anni – dovranno rispondere anche associazione per delinquere, lesioni gravissimi e furti in varie parti d’Italia.
Il giudizio immediato è stato chiesto – e ottenuto – dalla Procura di Ancona: i sei ragazzi erano stati arrestati il 2 agosto 2019 per aver usato lo spray al peperoncino per commettere rubare catenine e preziosi ai coetanei che affollavano la discoteca “Lanterna Azzurra” di Corinaldo, in provincia di Ancona. Il panico aveva scatenato una fuga caotica: nella calca morirono cinque adolescenti e una donna che aspettava fuori dal locale, inoltre rimasero ferite circa 200 persone. Quella sera il locale era al completo per un concerto del trapper Sfera Ebbasta, che poi non si è mai tenuto: concerti del genere, frequentati principalmente da adolescenti, erano le occasioni perfette per la “banda dello spray” per mettere a segno i colpi. Le indagini hanno accertato che avevano messo a punto un vero e proprio sistema, replicato in diversi locali in tutt’Italia.