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Borsa, Atlantia in spolvero dopo indiscrezioni su maxi-piano di investimenti. Le altre piazze europee deboli, beni rifugio ai massimi

Piazza Affari ha girato in positivo, con il titolo della galassia Benetton che guida i rialzi: secondo Il Sole 24 Ore il nuovo piano industriale della controllata Autostrade per l'Italia comprenderà forti investimenti in manutenzione, nel tentativo di evitare la revoca della concessione. Deboli le altre Borse europee, pur senza crolli significativi, dopo l'attacco dell'Iran alle basi Usa in Iraq

Nonostante le tensioni in Medio Oriente per lo scontro Usa-Iran, giornata tranquilla a Piazza Affari che dopo un’apertura in calo ha recuperato le perdite spinta verso l’alto anche da Atlantia. Il titolo della holding della famiglia Benetton è in grande spolvero e durante la seduta è anche stata sospesa per eccesso di volatilità. Atlantia è in recupero grazie alle indiscrezioni – riportate dal Sole 24 Ore – secondo cui il nuovo piano industriale della controllata Autostrade per l’Italia comprenderà un “maxi piano di investimenti” nella manutenzione. Come del resto promesso nei giorni scorsi dal nuovo ad Roberto Tomasi nel tentativo di evitare la revoca della concessione autostradale.

Il numero della concessionaria – che terrà un consiglio d’amministrazione il 16 gennaio – aveva aperto il fronte della trattativa con il governo in un’intervista al Corriere della Sera: “Abbiamo già avanzato le nostre proposte, abbiamo pronti 13 miliardi in 18 anni”. Per Tomasi, che ha promesso anche una velocizzazione dei cantieri, un si tratterebbe di un “accordo doveroso” per “coniugare l’interesse pubblico, i diritti di chi fa impresa e le regole dello Stato di diritto”. L’amministratore delegato di Autostrade aveva anche rivendicato: “Abbiamo rivoluzionato il sistema dei controlli, affidando a società terze le verifiche sullo stato dei viadotti e delle gallerie”. Oltre a ricordare che Spea – controllata dalla stessa Autostrade – è stata esautorata dai suoi compiti negli scorsi mesi.

Pur senza crolli significativi, in scia a quelle asiatiche che hanno chiuso male dopo l’attacco dell’Iran alle basi Usa in Iraq, le altre Borse europee navigano in terreno negativo. Di nuovo sui massimi invece il bene rifugio per eccellenza, l’oro, salito fino a 1.600 dollari l’oncia. Vola anche il petrolio, ai massimi da sette anni. Sui mercati è tornata dunque l’avversione al rischio dopo la notizia della rappresaglia di Teheran in risposta all’uccisione del generale Qassem Soleimani ordinata da Donald Trump. Il listino tedesco Dax, che in apertura perdeva lo 0,70%, ha invertito la rotta nel corso della mattinata, mentre restano deboli Londra e Madrid.

Sebbene l’attenzione degli investitori sia rivolta allo scenario internazionale, in Italia – oltre al caso Autostrade – si guarda anche alle audizioni in Parlamento sui decreti varati dal governo per i salvataggi di Alitalia e Popolare di Bari. Alla Camera saranno ascoltati, dopo l’amministratore delegato di Ferrovie dello Stato, i commissari straordinari della PopBari, i sindacati, le associazione dei consumatori e il Fondo interbancario di tutela dei depositi.