L’ex ministra della Difesa Elisabetta Trenta ha lasciato l’appartamento di Roma messo a sua disposizione dal ministero della Difesa quando era al governo e poi riassegnato al marito, il maggiore dell’esercito Claudio Passarelli. Il trasloco, riporta La Verità, è avvenuto ieri, quattro mesi dopo la fine dell’incarico al ministero. In un post del 5 gennaio, il ministro aveva fatto sapere che avrebbe lasciato l’appartamento che le era stato assegnato il 9. “Ma, forse per non trovarsi cronisti tra i piedi, ha deciso di anticipare al 7”, scrive il quotidiano.
Della vicenda si è occupata anche la Procura militare di Roma che ha aperto un fascicolo a modello 45, senza indagati né ipotesi di reato, per verificare la corretteza della riassegnazione della casa al marito militare. Secondo il Corriere, per occupare quell’appartamento in zona San Giovanni in Laterano la ministra pagava solo 141,76 euro di canone mensile che arrivavano a 314,95 euro includendo anche la rata per l’utilizzo dell’arredamento
Il maggiore Passarelli, marito della politica pentastellata, aveva spiegato i ritardi nel trasferimento adducendo “un problema con la ditta adesso però risolto”. La società di traslochi, interpellata sempre da La Verità, controbatte: “Siamo arrivati lì oggi perché ci è stato detto così e non ci sono stati ritardi”. Alla fine la coppia ha lasciato l’alloggio di servizio per fare ritorno nell’appartamento di proprietà al Prenestino.