Una giovane donna americana, affascinante e anticonformista, che conquista il cuore del bel principe tanto da spingerlo ad allontanarsi dalla sua real famiglia e rinunciare ai privilegi della Corona per lei. Una storia già vista dalla regina Elisabetta che – dopo essersi ripresa dallo choc – nell’annuncio a sorpresa in cui Harry e Meghan hanno rivelato al mondo di volersi separare dalla Famiglia Reale ha senz’altro rivisto lo spettro inquietante di Wallis Simpson, la nordamericana già divorziata per amore della quale suo zio Edoardo VIII abdicò, cedendo il trono a suo padre Giorgio VI e creando così una profonda frattura all’interno di casa Windsor. Edoardo VIII preferì infatti l’amore di Wallis al trono d’Inghilterra e, scandalo nello scandalo, solo pochi mesi dopo aver passato lo scettro al fratello (il suo regno è durato meno di un anno, dal 20 gennaio all’11 dicembre 1936, ndr.) è convolato a nozze con quella donna che alle spalle aveva già un marito e un divorzio.
Come non rivedere quindi nella controversa figura di Wallis Simpson alcuni tratti di Meghan Markle, l’attrice di origini afroamericane che prima del matrimonio si è conquistata i favori della Sovrana e del futuro suocero, il principe Carlo, ma poi dopo le nozze ha iniziato – come lei – a mal sopportare la nuova famiglia acquisita, convincendo il marito, Harry, a lasciare Kensington Palace per trasferirsi in una nuova residenza adattata su misura per le loro esigenze, il tutto accompagnato da liti al vetriolo con i sempre perfetti cognati William e Kate. È qui che la narrazione sulla Duchessa si sdoppia: da una parte, il ritratto dell’arrampicatrice sociale disposta a tutto fatto dai tabloid britannici, dall’altro quello fatto dal principe Harry che nei tormenti della propria moglie rivede il dramma vissuto dalla madre Diana.
E così, quello che era il nipote prediletto a cui la Regina perdonava sempre tutte le bravate è diventato ora una spina nel fianco della monarchia, impegnata ora più che mai a guardare al futuro, promuovendo l’immagine di Carlo con William e il piccolo George sempre al fianco di Elisabetta II. Tanto più che l’annuncio di Harry e Meghan è arrivato proprio a poche ore dal compleanno di Kate Middleton, monopolizzando l’attenzione generale e facendo passare così in secondo piano l’anniversario della futura regina che cade proprio oggi, 9 gennaio. In un comunicato ufficiale di Buckingham Palace i reali si sono detti “feriti” dalla decisione della giovane coppia ma gli insider di Corte citati oggi da tutti i media del Regno, dai tabloid alla paludata Bbc, li definiscono piuttosto “very upset”, ovvero “molto irritati” nella versione letterale, “furiosi” nella traduzione più accreditata dalle maniere di corte al linguaggio corrente.
A offenderli, spiegano diversi commentatori, non è stata tanto la volontà dei duchi del Sussex di emanciparsi e d’iniziare a lavorare per rendersi nel tempo “finanziariamente indipendenti”; o la scelta di dividere da quest’anno il loro tempo fra il Regno Unito e il Nord America (Canada in primis). Quanto il modo precipitoso del loro annuncio, avvenuto in forma unilaterale e senza essere concordato con nessuno, secondo quanto si è alla fine appreso: tutti, inclusa la 93enne Elisabetta II, hanno saputo della loro decisione tramite un post su Instagram.
Harry e Meghan sembrano in effetti voler tirare dritto. Dopo la dichiarazione di ieri sera, hanno fatto fra l’altro sapere di voler avere d’ora in avanti anche una strategia mediatica autonoma: ignorando i corrispondenti reali – sullo sfondo della polemica in atto con molte testate britanniche, accusate da Harry di perseguitare sua moglie un po’ come accadde con sua madre Diana – e privilegiando in futuro “giovani giornalisti” o pubblicazioni “specializzate”. Non mancano peraltro interrogativi, critiche e dubbi sulle reali conseguenze della plateale ‘svolta’. In particolare sull’appannaggio annuo da oltre 2 milioni di sterline, denaro dei contribuenti che i Sussex ricevono ora dalla regina attraverso il principe di Galles e a cui in effetti non paiono voler rinunciare subito, in attesa di rendersi “indipendenti”; lasciando inoltre intendere d’essere pronti a continuare a ricevere in futuro singoli ‘compensi’ per gli impegni reali ufficiali part time che si dicono disposti a proseguire e se la sovrana vorrà affidarli a loro.
Intanto organizzazioni anti-monarchiche come Republic colgono la palla al balzo per mettere in discussione tout court i privilegi dei duchi come di tutta la dinastia, paventando fra l’altro un aumento dei costi a carico dei cittadini britannici – già chiamati a finanziare nei mesi scorsi i lavori da quasi 3 milioni per il restauro della residenza di Frogmore Cottage – delle spese per la sicurezza e i viaggi di Harry, Meghan e del piccolo Archie nell’annunciata nuova vita a cavallo fra l’oceano. Costi difficilmente eliminabili anche in veste di reali junior.
Ma neanche i familiari di Meghan sono entusiasti della loro decisione, come dimostrano le parole di suo padre, Thomas Markle, che a “Us Weekly” ha detto: “Dirò semplicemente che sono deluso”.