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Iran, la Camera Usa approva una risoluzione (non vincolante) per limitare i poteri di guerra di Trump. La Casa Bianca: “Ridicola”

La misura è stata approvata con 224 voti a favore e 194 contrari. I democratici hanno proposto il provvedimento dopo l'uccisione del generale Qassem Soleimani, temendo una escalation. Il testo chiede che il presidente metta fine alle azioni militari contro il Paese mediorientale

La Camera degli Stati Uniti ha approvato una risoluzione che limita i poteri di guerra di Donald Trump. Il provvedimento, votato dall’assemblea controllata da una maggioranza democratica, è volto a impedire qualsiasi azione contro l’Iran senza l’autorizzazione del Congresso. È tuttavia un atto meramente simbolico: non è infatti vincolante ed è difficile che superi l’esame del Senato. Ma è un messaggio che i democratici vogliono inviare a Trump. Il quale, attraverso il portavoce della Casa Bianca, l’ha definita “ridicola“, “solo un’altra mossa politica”.

La misura è stata approvata con 224 voti a favore e 194 contrari. Tre repubblicani hanno votato a favore della risoluzione: sono Thomas Massie, Francis Rooney e Matt Gaets. Otto democratici hanno invece votato contro. I democratici hanno proposto la risoluzione dopo l’uccisione del generale iraniano Qassem Soleimani, temendo una escalation. Il testo approvato alla Camera chiede che il presidente metta fine alle azioni militari contro l’Iran, a meno che non sia il Congresso a dichiarare guerra a Teheran o ad autorizzare l’uso della forza per prevenire un attacco contro gli Usa.

La Casa Bianca, da parte sua, ha dichiarato che “il presidente ha il diritto e il dovere di proteggere il Paese e i cittadini dal terrorismo“, precisando che la decisione di Trump di uccidere il generale Qassem Soleimani è stata “giusta”. Prima del voto, il presidente attraverso Twitter aveva fatto appello ai repubblicani affinché bocciassero la risoluzione della “pazza Nancy Pelosi“.

Dopo l’approvazione della risoluzione, Trump ha utilizzato il suo primo comizio elettorale della campagna del 2020 per sostenere di aver servito la “giustizia americana” nell’azione contro Soleimani, mentre ha sbeffeggiato i leader democratici per aver messo in dubbio la sua decisione di eseguire l’attacco senza prima consultare il Congresso. Il presidente ha parlato a Toledo, in Ohio.