Cinema

Oscar 2020, Scarlett Johansson conquista la doppia nomination: non accadeva da più di dieci anni

Prima di lei, era successo solo altre 11 volte in oltre 90 anni di storia dell'Academy: l'ultima era stata Cate Blanchett nel 2007. Quest'anno l'attrice newyorkese è candidata sia come miglior attrice protagonista per "Marriage Story" e come miglior attrice non protagonista per "Jojo Rabbit"

di F. Q.

È il momento di gloria di Scarlett Johansson, suggellato dalla doppia nomination agli Oscar: candidata sia come “migliore attrice protagonista” per Marriage Story di Noah Baumbach sia come “miglior attrice non protagonista” per Jojo Rabbit di Taika Waititi. In più di novant’anni di storia del premio era successo solo ad altre otto donne e a tre uomini: la prima era stata Fay Bainter nel 1983, l’ultima Cate Blanchett nel 2007.

Nata a New York nel 1984, esordisce a soli dieci anni sullo schermo in Genitori Cercasi. L’anno magico è il 2003, quando recita sia in Lost in Translation di Sofia Coppola che nel film La Ragazza Con l’Orecchino di Perla di Peter Webber, ruolo in costume che la consacra al successo. Da lì in poi, è inarrestabile: lavora con Woody Allen, Michael Bay, Christopher Nolan. Basta la voce per renderla protagonista, come in Her, dove non compare mai se non in voce, al fianco di Joaquin Phoenix. Le riviste patinate la incoronano sex symbol degli anni Duemila: le labbra morbide, le curve sensuali, i capelli di platino. La Marilyn Monroe del ventunesimo secolo, etichetta da cui cerca di smarcarsi alternando a ruoli pop (come la Vedova Nera della saga Avengers) a personaggi più intensi e profondi come la predatrice aliena di Under The Skin o l’attrice Nicole di Marriage Story, che racconta la separazione dal marito Charlie (Adam Driver) proprio mentre la stessa Scarlett affrontava la fine del suo matrimonio.

Per il ruolo di Nicole aveva già ricevuto una nomination ai Golden Globe, dove ha rubato la scena con un abito rosso da vera diva. Ora bissa il successo con la doppia nomination agli Oscar, dove è anche candidata come miglior attrice non protagonista per Jojo Rabbit. Nella surreale commedia di Waititi la Johansson interpreta la madre del piccolo protagonista, Rosie Betzler, che nella Germania nazista nasconde una ragazza ebrea sotto il suo tetto. Nella storia del premio è successo altre undici volte: hanno fatto bis Al Pacino, Jamie Foxx, Emma Thompson, Julianne Moore. Non succedeva da dieci anni: l’ultima era stata Cate Blanchett nel 2007 (Elizabeth, The Golden Age e Io Non Sono Qui) che però tornò a casa a mani vuote. Vediamo se Scarlett sarà più fortunata.

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