Metti in moto e… ba ba bam. Parte la musica che Giorgio Moroder, la leggenda della disco music, ha creato apposta. Si chiama “Preludio”, il brano composto dall’artista di Ortisei (Bolzano), e i primi sei secondi certificheranno l’avvio dei propulsori alternativi (ibridi, a idrogeno, a gas naturale, forse anche i diesel di nuova generazione) messi a punto da FPT Industrial, il brand dei motori del gruppo CNH Industrial controllato da Exor.
“Preludio” in realtà dura oltre tre minuti, e gli acquirenti dei mezzi alimentati con i nuovi motori di FPT, lo riceveranno in dono insieme a una compilation targata Moroder. Il pezzo forte della collaborazione tra l’autore di “Love to Love You Baby” e di “Call Me”, successi globali interpretati da Donna Summer e Deborah Harry (in arte Blondie), e altre decine di hit. Moroder viene considerato di fatto l’inventore della Discomusic con la “D” maiuscola. E ora è il primo artista a comporre un pezzo destinato ad accompagnare quel magic moment che è l’accensione di un motore, il cui incipit potete ascoltare di seguito.
Di propulsori, FPT ne produce oltre 600 mila all’anno, con potenze tra i 42 e i 1.006 cavalli, ed entro la fine dell’anno arriveranno gli apripista delle new generation. Finiranno prima sui camion e i veicoli commerciali, e poi andranno a impreziosire via via le tante gamme di motori di FPT, che equipaggiano trattori e dumper per miniere, escavatrici e mietitrebbie, bus e navi.
Giorgio Moroder, 80 anni ad aprile e protagonista nel 2019 di una trionfale tournée mondiale (la prima della sua vita!), all’idea di sposare la musica e i moderni motori si è davvero entusiasmato. Ha passato un sacco di tempo ad Arbon, in Svizzera, nel centro studi di FPT, e quando la settimana scorsa ha presentato il suo “Preludio” al Consumer Electronic Show di Las Vegas, sprizzava energia come quando sta sul palco o in sala di registrazione con una delle tante star della musica che sognano di incidere uno dei suoi brani.
Moroder ha vinto tre Oscar – con le colonne sonore di “Fuga di mezzanotte”, “Flashdance” e “Top Gun” – e si è sempre divertito a sperimentare il rapporto uomo-macchina (è ritenuto un mago del sintetizzatore e del missaggio), alla presentazione al CES ha citato come esempio il riuscito connubio tra il ritmo del sintetizzatore elettronico e la fantastica voce di Donna Summer nell’immortale “I Feel Love”. Poi, come ama spesso fare in pubblico, ha ricordato il commento che lo rende orgoglioso più d’ogni altra cosa. Quello che fece Brian Eno a David Bowie, all’epoca di “Heroes”, proprio a proposito della fusione sintetizzatore/voce: “Giorgio ha trovato il sound del futuro”.
Forse sarà il caso di scriverlo sul libretto di uso e manutenzione dei mezzi che monteranno un propulsore FPT “griffato” dal “Preludio” moroderiano. Così nei cantieri del Midwest come sulle teutoniche autobahn, prima di mettersi a sgobbare tutti potranno battere il tempo sul volante e pensare: “Che tipo, quel Moroder” (pronunciare con accento sulla seconda sillaba, please). Pronti, via: musica, maestro. Pardon, autista.