L'ex Finmeccanica ha battuto due importanti player globali: Airbus e la statunitense Bell: è il secondo successo nel mercato della difesa americano in meno di un anno e mezzo. Il ministro Guerini: "Dimostra la competitività del nostro Paese"
Leonardo vince la commessa per gli elicotteri da addestramento della Marina americana e mette così a segno la seconda vittoria nel mercato della difesa Usa in meno di un anno e mezzo dopo l’aggiudicazione, nel settembre del 2018, della gara dell’Us Air Force per la fornitura di elicotteri per operazioni speciali. Il bis arriva con la Us Navy: 648 milioni di dollari per 130 elicotteri da consegnare tra quest’anno e fino al 2024, con parti di ricambio ed un pacchetto di servizi di supporto e addestramento.
Il successo consolida il peso del gruppo italiano, di cui il ministero dell’Economia è maggiore azionista, che ha battuto due importanti player globali: Airbus e la statunitense Bell (produttrice degli elicotteri per la Us Navy che saranno sostituiti dai Th-73A di Leonardo realizzati a Philadelphia). È la prima volta che Leonardo si aggiudica come prime contractor una competizione in campo elicotteristico nel mercato governativo americano. Come secondo risultato strategico, l’ex Finmeccanica rafforza il suo ruolo nel campo dell’addestramento elicotteristico per piloti e tecnici con le sue cinque Training Academy nel mondo, tra cui quella presso la AgustaWestland Philadelphia.
“Con una presenza quasi quarantennale a Philadelphia siamo orgogliosi – commenta l’amministratore delegato di Leonardo, Alessandro Profumo – di essere stati scelti dalla Us Navy come nuovo partner in questo programma e di poter dare un contributo importante al futuro della difesa degli Stati Uniti”. A sottolineare il rilievo dell’operazione commerciale è anche il ministro della Difesa: “La commessa vinta da Leonardo – dice Lorenzo Guerini – dimostra che l’Italia possiede un’industria della Difesa competitiva” che è “una componente strategica della nostra sovranità nazionale”.
Secondo il ministro Guerino, la nostra industria “ci consente di non dover dipendere dalla tecnologia e dai prodotti esteri” e ci pone tra i Paesi “che possono svolgere un ruolo da protagonista anche nell’ambito dei più importanti programmi internazionali”. Il ministro garantisce che “nell’ambito delle politiche di rilancio degli investimenti pubblici” il Governo sosterrà “l’istituzione di uno strumento pluriennale per i maggiori investimenti nel settore”, per assicurare “stabilità”, “crescita”, “rilevanti ricadute sul piano occupazionale, della competitività e sullo sviluppo delle nuove tecnologie“.