Sono stati assegnati i porti per le navi Sea Watch 3 e Open Arms che negli ultimi giorni hanno soccorso decine di migranti nel Mediterraneo. La prima, come ha comunicato il Ministero dell’Interno, dovrà dirigersi verso il porto di Taranto, dopo aver caricato a bordo 119 naufraghi in tre distinti interventi, l’ultimo dei quali in acque Sar (Search and Rescue) maltesi. La seconda, invece, ha soccorso 74 persone in due diversi momenti, con un secondo intervento che gli operatori hanno definito “molto complesso” a causa delle interferenze della Guardia Costiera libica, ed è stata indirizzata verso il porto di Messina.
“Siamo felici – ha commentato il team di Sea Watch sul proprio profilo Twitter – che i nostri ospiti possano finalmente fare un passo sulla terra sicura, ma c’è ancora molto che deve essere cambiato: dagli opachi accordi con la Libia agli abusi sui migranti finanziati dall’Ue”.
Per quanto riguarda la seconda imbarcazione, il Viminale ha fatto sapere che “Francia, Germania, Portogallo e Irlanda hanno già dato la loro disponibilità ad accogliere i richiedenti asilo a bordo” sulla base dell’apertura della procedura di redistribuzione dei migranti a livello europeo avviata dalla Commissione Ue, anche sulla scorta del pre-accordo di Malta.