Scambio di favori, rapporti inopportuni e vantaggi di varia natura. Tutto per essere certificati come “invalidi”, truffando così l’Inps, il’Istituto nazionale previdenza sociale. È il sistema illecito scoperto dalla Guardia di finanza di Palermo che ha portato all’arresto di due persone e al sequestro di 100mila euro. L’accusa è, a vario titolo, di truffa ai danni dello Stato, truffa aggravata per il conseguimento di contributi pubblici, falsità ideologica e traffico di influenze illecite. Secondo quanto ricostruito dai militari, numerosi soggetti, in cambio di cospicue somme di denaro, hanno ottenuto indennità previdenziali e/o assistenziali, in realtà non spettanti. Le intercettazioni hanno permesso di ricostruire il sistema: gli indagati cominciavano con la ricerca dei “potenziali clienti”, individuando coloro che apparivano “bisognosi” e “disponibili” a richiedere un “aiuto” per ottenere riconoscimenti pensionistici o assitenziali, e poi li indirizzavano a medici compiacenti che avrebbero redatto i certificati necessari ad attestare la sussistenza delle patologie “utili” per l’ottenimento delle indennità.