Era un po’ la “bazza” del secolo. Condividere la password di Netflix e navigare senza limiti tra serie e film. Ma a quanto pare Reed Hastings&Co. stanno per prendere provvedimenti drastici in materia. Che la pratica fosse in uso da sempre, lo sapevano anche i sassi, ma il recente rapporto Park Associates ha suonato definitivamente l’allarme. I servizi di streaming, secondo questa indagine, nel 2019 hanno perso oltre 9 miliardi di dollari a causa del password sharing. Cifra, dice il rapporto, che dovrebbe salire a 12,5 miliardi nel 2024 sempre che non si inverta il trend.
Così se Netflix fino ad oggi ha chiuso più di un occhio e la concorrenza – Amazon Prime, Disney+, Apple Tv – morde i garretti, meglio correre ai ripari. Insomma, sembrano finiti i tempi in cui Hastings sosteneva che la condivisione della password di accesso a Netflix fosse “marketing gratuito”. Il capo dei prodotti Netflix, Gregory Peters, è recentemente intervenuto sul busillis online. Nessuna dichiarazione di modifica specifica, ma l’ammissione diretta che ci sono “modi amichevoli” per far capire agli utenti che si può fare diversamente. Non sappiamo se ciò comporta una testa di cavallo in fondo al letto come ne Il Padrino, ma l’aria a casa Netflix rispetto alle gratuità sembra cambiata.