L'indagine per abuso d'ufficio era relativa alla presunta violazione della legge Severino per l’incarico affidato nel luglio 2017 all’ex sindaco di Bisceglie Francesco Spina come consigliere della società pubblica
A sei mesi dalla proroga dell’indagine la Procura di Bari ha chiesto l’archiviazione dell’indagine per abuso d’ufficio a carico del presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, relativa alla presunta violazione della legge Severino per l’incarico affidato nel luglio 2017 all’ex sindaco di Bisceglie Francesco Spina come consigliere della società pubblica InnovaPuglia.
La notizia è riportata oggi da alcuni quotidiani locali ed è stata confermata da fonti giudiziarie. La richiesta di archiviazione riguarda anche un altro indagato, il dirigente regionale Nicola Lopane. Per Emiliano e Lopane la pm inquirente, Chiara Giordano, ha disposto uno stralcio, mentre ha fatto notificare l’avviso di conclusione delle indagini preliminari allo stesso Spina, accusato di falso ideologico.
Nell’inchiesta della Guardia di Finanza si ipotizzava la presunta violazione, ritenuta insussistente dalla Procura, della norma che vieta l’assegnazione di incarichi pubblici a chi nel biennio precedente abbia fatto parte della giunta e del consiglio di Comuni con più di 15.000 abitanti (Spina è stato sindaco fino all’agosto 2017). “L’inconferibilità – aveva spiegato Emiliano quando gli fu notificata la prima proroga delle indagini, a giugno 2019 – è stata esclusa dall’Anac e dagli uffici del Gabinetto del Presidente perché Spina è un semplice consigliere di amministrazione senza deleghe. La inconferibilità dei sindaci riguarda solo il ruolo di presidente con deleghe o di amministratore delegato. In caso di consiglieri di amministrazione senza deleghe non sussiste”.